riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

venerdì 6 agosto 2010

GOD LOVES YOU


Quella scritta su un muro qualunque di Torino mi aveva alquanto scosso.
Recitava "GESU' TI AMA",una cosa alquanto ironica per esser considerata dall'opinione pubblica un'opera vandalica.
Non saprei dire il perché ma quella scritta mi aveva particolarmente colpito.
Una cosa del genere "non ci accadrà mai nulla di male perché comunque Dio ci ama" a metà tra il ridicolo e l'offensivo.
Che poi magari l'atto di partenza di chi lo ha scritto era già pura ironia anticlericale.
Il problema è che io oggi ho bisogno di sapere che Dio mi ama,che tutto andrà per il verso giusto,che le persone più importanti non spariranno mai,che non tendo ad idealizzare le persone.
Ne ho quasi l'esigenza pur di stare bene con me stesso.
Mia madre dice che il matrimonio è l'annullamento dell'amore e della coppia,la distruzione di ogni romanticismo e idealismo,lo sbatter il muso contro la realtà.
Mia madre mi vuole bene ed è una bellissima persona,solo che a volte è difficile trovare il coraggio di dire le cose che si pensano.
Noi non siamo fuori dal tempo,non viviamo alla locanda Almayer.
Non abbiamo mai abbastanza tempo,le disgrazie continuano a capitare tutte insieme.
Tutte costantemente insieme.
Io non voglio ciò che tu vuoi,io non provo ciò che tu provi.
Ancora una volta il timore di non vederti mai più.
Ora son le tre del mattino e tu stai mangiando da sola.
Credo che il giorno che sentirò Direzioni diverse in tua presenza potrei morire finalmente felice,intanto tu pensi che non ci vedremo mai più.
Sono andato al concerto e mi sono imbattuto nella folla
Penso di essermi eccitato troppo al solo pensiero che tu fossi lì

Il problema è che a volte bisogna accettare la sconfitta,ritirarsi con onore,seguire uno schema di cose da non fare.
Come ascoltare Trovami un modo semplice per uscirne alle 2 di notte,consapevole che un modo per uscirne non esiste,semplice o difficile.
Come non fare caso ai lampi che illuminano il cielo risvegiando paure primordiali dell'uomo.
Come pretendere di esser curati per primi durante la battaglia (la quale in questo caso potremmo chiamare vita) per una ferita quando al contempo qualcuno sta rischiando di andare all'altro mondo.
[categorica espressione per intendere la fine della vita terrena,utilizzato da credenti e non ai riguardi di una vita ultraterrena]
Clementine: Avrei voluto che fossi rimasto.
Joel: E io vorrei averlo fatto. Ora vorrei essere rimasto. Vorrei aver fatto molte cose. Vorrei... vorrei essere rimasto. Davvero.
Clementine: Tornai subito di sotto, ma non c'eri!
Joel: Ero uscito, me n'ero andato via.
Clementine: Perché?
Joel: Non lo so! Ero come un bambino spaventato e... era una cosa più grande di me. Non lo so...
Clementine: Avevi paura?!
Joel: Sì... pensavo che l'avessi capito.

Peccato che queste cose capitino solo nei film,ma noi siamo nella vita reale.
Peccato che non funzionino frasi come "almeno torna indietro e inventati un addio"
Peccato che ci rivedremo là dove ballano i cinghiali è una frase troppo filmica per poter essere reale.
Peccato che Dio si è dimenticato di noi,come dei personaggi della città vecchia deandreiana.
e alla fine arriva lo squalo che si mangia tutti

2 commenti:

  1. Tu credi alla telepatia?
    Io non tanto. Non prima di stasera, almeno.
    Non so fino a che punto possa interessarti, ma non sei l'unico con questi pensieri che girano per il cervello.
    Ah, e, così, tanto per fartelo sapere, scrivi stupendamente.

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  2. la telepatia temo che non possa funzionare granché,per quello ho i piccioni viaggiatori.
    scherzi a parte,credo nei sogni,tantissimo,quelli quando dormi intendo,sono davvero desideri.

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