riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

martedì 10 gennaio 2012

Se una notte d'inverno un viaggiatore

Da alcuni giorni ho la pretesa di fingere di aver iniziato a far finta di ascoltare musica screamo in italiano. Il che si traduce bene con l'espressione ascolto la canzone Nirvana dei Raein ritrovata per caso nel loro ultimo album scaricato ancora più casualmente da internet. Chiedo scusa alla band per non aver fatto loro donazioni ma la carenza di denaro è una costante della mia vita come le x nelle equazioni da risolvere negli esercizi alle scuole superiori. Crisi e non crisi, Monti mari laghi colline città a prescindere.
Continuo imperterrito nell'ascolto di quella canzone a metà tra il rapporto sessuale, un continuo crescere di emozioni fino a un'esplosione finale che non può essere che un orgasmo, non un abbraccio, non un bacio, non la tua festa dei 18 anni non le cazzate fatte in adolescenza, non i concerti che tolgono il fiato non il pogo che spacca le ossa ma un orgasmo. Forse una dose di eroina quando si è a rota, non mi è dato sapere. L'altra metà è un richiamo innegabile a Nietzsche. L'eterno ritorno dell'uguale che per tre minuti e trenta secondi mi sembra l'unica possibilità dell'uomo. Accettare ogni cosa accada nella propria vita. Esser in grado di perdere parti di sé senza pentimento, poiché saranno destinate a tornare. Le crisi cicliche d'ansia, le situazioni deprimenti che si ripresentano allo scoccare di ogni anno, negli stessi mesi in cui le si aveva abbandonate l'anno prima, succubi forse del ricordo di ciò che è stato l'anno passato. Tutto è destinato a ripetersi e a noi non resta che accettarlo. Il tutto espresso in chiave contemporanea, con notevole spettacolarizzazione e stimolazione automatica del piacere attivato dai decibel provenienti dalle cuffie. Che poi sicuramente Nietzsche voleva dire tutt'altro con le sue opere, ma per ora noi continueremo a non ritenerlo nazista ante litteram. Timori e tremori nello studiare la psicologia dinamica. Sentire su di sé ogni possibile malattia, riviverla su chi mi sta intorno. Il mondo agisce su un principio per cui tutto diventa sintomi psicosomatici nella mia testa. Il mondo agisce sulla paura di morire che contraddistingue il pianto di ogni essere che viene al mondo. Un mix di Bologna Violenta e Martin Heidegger, bervismo ed esistenzialismo. Fondamentalmente la stessa cosa, con la sola differenza che la prima si avvicina più all'idea di vivitela easy, segui l'esempio del Drugo in Big Lebowski, il secondo è stato uno dei più grandi pensatori del secolo appena passato, continuatore di un indirizzo del pensiero filosofico fondamentale per l'essere umano. Nazista anche lui o quantomeno così in molti lo vogliono ricordare, anche se io non riuscirei a spiegarmi la sua storia con Hannah Arendt. Ma non voglio proseguire il discorso oltre, di errori concettuali penso di averne già fatti a sufficienza. Tornerò a correggermi in un altro ciclo di vita.

affinchè tutto accada di nuovo oltre che nulla vada perduto.
saremo il fatale prevalere dell'azione.
per sempre, tutto comincia ora.