riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

sabato 12 settembre 2009

io odio i supermercati

"Scusa la domanda,che ci fai qui?"
Nulla. Mi sono fermato un attimo a pensare.
Ad ascoltare la malavita su una panchina,e vedere la gente che passa.
Tutti allegri qui a fare spesa,comprano cose inutili per pensare che non stanno buttando il loro tempo.
Sembro un barbone? Un disadattato?
Percepisco finalmente l'inutilità del consumismo.
Spendere senza motivo.
Per sentirsi felici,credo.
Per dire che il sabato è passato bene,dato che tra due giorni si torna alla normalità.
E non abbiamo passioni e interessi.
Amore tra le mura domestiche.
Ma televisori al plasma e stereo.
O cibi particolari.
Faccio ridere io qui.
Senza un carrello,che scrivo e ascolto musica.
Perché non sto a casa?
Non capite che sto facendo le stesse vostre cose?
Solo senza spendere,forse in modo cosciente.
Ma voi mi guardate in modo strano,mentre scrivo su un biglietto del treno.
Intanto il tempo passa per me e per voi.
Sono un pezzo d'arredamento nelle vostre vite.
Un mobile,un giocattolo,un passatempo.
Non ho la kefiah,cazzo!
Sembro un poser bimbominkia adesso.
Un fottuto imitatore che gioca a far l'alternativo.
Inizio quasi a provar schifo per tutta questa gente,maledizione.
Appello alla ragazza di Bottega Verde:
non so che fare,posso venire a fare due parole dato che tu distribuisci solo volantini?
Hai qualcosa di interessante da raccontare?
Aspetto il nulla,poi torno a casa.
Perché non torni prima?
Sarebbe troppo semplice.
p.s. è inutile entrare in un supermercato con solo 17 centesimi in tasca

giovedì 10 settembre 2009

armoniche e luigi tenco

è una cosa assurda quando ti ritrovi senza nulla da dire
senza nulla da fare
eppure vuoi lasciare un segno di te comunque
perché sai già che questo 10 settembre 2009 non lo ricorderai per il resto della tua vita
se non come un giorno di merda qualunque
in cui ti sei reso conto che la gente è strana
oh,se è strana
o forse tremendamente normale e prevedibile
un pò patetica,un pò ripetitiva
e con un giro di parole e due cazzate,sempre tutto sembra debba concludersi per il meglio
almeno,per gli altri
di certo non per me
ma alla fine fa parte del gioco
ci sono le vittime,e i carnefici
e tu non puoi scegliere da che parte stare
è tanto prevedibile che io sia una vittima?
in fondo sto imparando a nuotare,ho bisogno ancora della mano sotto la pancia
nessuno nasce imparato
sarà solo come quando il papà dice:
"chiedi alla mamma!"
e tu magari sei piccolo e idiota,e pensi che la mamma proprio ci tenga a saper dei cazzi tuoi
invece è un semplice modo per scaricarsi un peso,forse il più semplice
e ora probabilmente molti di voi si chiederanno:
(che poi si fa per dire,perché a nessuno in fondo non gliene fregherà nulla)
chissà di cosa (o meglio,chi) sta parlando...
sapete che vi dico?
ve lo dico un'altra volta
va bene mai?
mai dovrebbe esser perfetto,spero.

mercoledì 9 settembre 2009

stasera ho salvato un neurone

Una cosa che ho sempre saputo è la mia incapacità di disegnare.
Però mi vantavo di una falsa erudizione,e,perché no,forse una valida memoria.
Non tanto da sapere cose a memoria,ma ricordar stupidi particolari.
Perché vi dico tutto questo?
Non lo so,sinceramente.
Ma è sorprendente rendermi conto improvvisamente che non ricordo più quasi nulla.
So ancora dove sono nato. Come mi chiamo. Quanti anni ho.
Spero possa bastare.
E poi ho un'armonica,dovrei sentirmi completo.
Proverò a tranquillizzarmi all'idea che è solo una giornata un pò strana.
Come sempre,tra l'altro.
Alla fine l'obiettivo era lasciare qualche stupido disegno mal riuscito





p.s. siamo tutti così falsi ma così veri,così pieni di controsensi,così illusi e innamorati quasi da esser spaventosi. Con lui dico una cosa,con lei ne dico un'altra. Siamo tutte marionette di questo gioco che è la vita. O forse solo giovinezza.

p.p.s. mi manca maledettamente il profumo della Cinzi.

ed è per questo che odio milano

Dicono che non non si debba star troppo male,all'inferno.
Dicono scherzosamente che ci sia sempre da accendere.
Dicono,senza forse aver mai provato il senso del sentirsi v u o t o.
Dovreste provarlo,come la nuova Yaris.
Hai mai provato l'orrore?
Non è molto piacevole,vi dirò.
Pensare che tutto debba finire.
Pensare che ci sono persone che non vedrai mai più.
Perché siamo umani.
E viviamo a 431 km di distanza continentale.
Pensare.
L'unica cosa che ci distingue dagli animali.
Che poi a volte mi chiedo se tutti gli uomini sappiano pensare.
O magari alcuni animali non agiscano d'istinto.
No,a dire il vero ho solo e sempre pensato alla prima possibilità
Pagherei per non pensare,almeno la notte.
Per esser una di quelle persone che si addormentano subito,senza problemi.
Senza paranoie.
Felici della vita che conducono,del luogo in cui vivono.
Ma è tutto un gioco di mentalità.
Di carattere.
Di enneagramma.
Ed è inutile sperare che i treni si schiantino per porre fine ad ogni problema della tua vita.
Trenitalia è in ritardo e sporca,non assassina.
Come è inutile sperare che i controllori non si incazzino assistendo agli addii a bordo treno.
Sono vecchi tristi e con vite misere e patetiche.
Come è inutile sentirsi artisti e apprezzare la ragione.
O esser sentimentali e studiare matematica.
Ci sono cose che si possono cambiare,
per tutto il resto sono cazzi tuoi.
Un pò come la mastercard.
Con la differenza che sul piatto d'argento c'è in gioco la tua vita,la tua felicità.

venerdì 4 settembre 2009

goodnight,travel well




C'era una cosa che mi faceva impazzire di quella canzone.
Quel ritmo incombente,quel ticchettio che sembrava ricordarti che il tempo scorre,che tu lo voglia o no.
Come le lancette di un orologio,che vanno sempre avanti,ma non tornano mai indietro.
E poi quei colpi più lenti,mi gelavano il sangue.
Davano un tremendo senso di inquietudine,una moderna revisione del destino che bussa alla porta.
Ricorda che devi morire!
E poi c'è la gente che ti tratta come un coglione solo perché forse hai capito qualcosa di più di loro. O forse hai solo paura.
Conosci il significato della parola depressione,hai il volto scavato da crisi di pianto.
E temi che possa prenderti un attacco di panico.
Ma non c'è nulla che io possa dire.
Non c'è nulla che io possa fare.
E chiedo scusa del mio pessimismo cosmico,ma questa natura è matrigna e non mi concede la vita che vorrei.
E tutto sta perdendo di senso,quasi come il cristianesimo dopo il 1945,soccombe alla barbarie umana.
E mi viene da indagare sull'amore,ma il mio cuore è dura pietra,e io credo di non saperne nulla.
Un anno,trecentosessantacinque giorni di agonia.
Pagherei per addormentarmi e risvegliarmi il prossimo agosto.
And everything you loved.
And every time you try.
Everybody's watching.
Everybody cry.
Poiché chiunque piange,ma in fondo è solo un anno.
I'll always be there my future love.
Non mi resta che augurarvi buonanotte e sogni d'oro.