tag:blogger.com,1999:blog-19938226706766344832024-02-07T15:43:59.691-08:00sto imparando a nuotarestorie di un poeta sconfittosfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.comBlogger65125tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-5107807543200214232012-03-18T12:04:00.002-07:002012-03-18T12:28:24.813-07:00io se fossi DioSe la morte fosse reversibile io vorrei morire. Non sempre una notte può bastare in vita. Non sempre otto ore per dormire possono esser sufficienti. La morte dovrebbe essere come un'eterna dormita, che quando una persona vuole decide di svegliarsi ed è un po' come risorgere ma si è sempre la stessa persona che era morta, o che era andata a dormire se si preferisce così definire questo status, solo che non ci si sveglia di soprassalto nel pieno della notte con gli incubi, non esistono disturbi del ritmo sonno-veglia e la mattina non ci si deve necessariamente alzare. Ad esempio una persona decide di morire un mese e dopo un mese rinasce fresca e riposata senza dover passare un mese da incubo e tormentarsi nel letto ed esser afflitta da infiniti problemi e sudare e girarsi e rigirarsi nel letto e svegliarsi con la nausea e l'ansia al sol pensiero della giornata che deve incominciare. Se la fase REM è proprio necessaria i sogni dovrebbero esser sempre belli ma non troppo che poi svegliandosi uno se ne pente che il sogno sia finito, oppure strani che svegliandosi si fanno due risate ma mai brutti da svegliarsi terrorizzati e ricoperti da sudori freddi, al più di quella bruttezza che una volta svegli si è felici di ritrovarsi nel proprio letto. Dovremmo tutti vivere come biancaneve che cade addormentata per anni dopo aver mangiato una mela stregata oppure come la principessa che si addormentava per secoli dopo essersi punta con l'ago del telaio ma senza aspettare il principe azzurro, svegliandoci di nostra volontà. Che poi io da bambino la bella addormentata la odiavo perché poteva evitare benissimo di pungersi con il fuso ma ogni volta si pungeva lo stesso anche se avrebbe potuto evitare. Forse sapeva già che il principe l'avrebbe svegliata e si godeva questo onore concedendolo a tutti i propri sudditi. Che poi sin da bambino non solo l'idea dell'inferno mi ha sempre terrorizzato ma anche quella del paradiso perché entrambi sono eterni e pensavo che in paradiso avrei cantato in eterno lodi a dio e la cosa non mi entusiasmava granché e poi anche se fossi stato stanco non avrei mai potuto dire "basta non ne ho più voglia finiamo con questa cosa" perché sarebbe durato in eterno senza essere una cosa stupenda per me. così un giorno ho deciso che se esiste un paradiso non è altro che un orgasmo eterno che non finisce mai, fuori dal tempo e dallo spazio e non in cielo sopra le nuvole. ci sarebbe il tempo per vedere i propri cari, poi dopo un po' nient'altro che un orgasmo fuori dal tempo e dallo spazio. oppure contentezza infinita ma extracorporale. è una fortuna che sia cresciuto e abbia compreso che non bisogna aver paura della vita ultraterrena. perché se io fossi Dio la morte la farei reversibilesfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-72800480063479601052012-01-10T02:07:00.000-08:002012-01-10T04:56:04.471-08:00Se una notte d'inverno un viaggiatoreDa alcuni giorni ho la pretesa di fingere di aver iniziato a far finta di ascoltare musica screamo in italiano. Il che si traduce bene con l'espressione ascolto la canzone Nirvana dei Raein ritrovata per caso nel loro ultimo album scaricato ancora più casualmente da internet. Chiedo scusa alla band per non aver fatto loro donazioni ma la carenza di denaro è una costante della mia vita come le x nelle equazioni da risolvere negli esercizi alle scuole superiori. Crisi e non crisi, Monti mari laghi colline città a prescindere. <br />Continuo imperterrito nell'ascolto di quella canzone a metà tra il rapporto sessuale, un continuo crescere di emozioni fino a un'esplosione finale che non può essere che un orgasmo, non un abbraccio, non un bacio, non la tua festa dei 18 anni non le cazzate fatte in adolescenza, non i concerti che tolgono il fiato non il pogo che spacca le ossa ma un orgasmo. Forse una dose di eroina quando si è a rota, non mi è dato sapere. L'altra metà è un richiamo innegabile a Nietzsche. L'eterno ritorno dell'uguale che per tre minuti e trenta secondi mi sembra l'unica possibilità dell'uomo. Accettare ogni cosa accada nella propria vita. Esser in grado di perdere parti di sé senza pentimento, poiché saranno destinate a tornare. Le crisi cicliche d'ansia, le situazioni deprimenti che si ripresentano allo scoccare di ogni anno, negli stessi mesi in cui le si aveva abbandonate l'anno prima, succubi forse del ricordo di ciò che è stato l'anno passato. Tutto è destinato a ripetersi e a noi non resta che accettarlo. Il tutto espresso in chiave contemporanea, con notevole spettacolarizzazione e stimolazione automatica del piacere attivato dai decibel provenienti dalle cuffie. Che poi sicuramente Nietzsche voleva dire tutt'altro con le sue opere, ma per ora noi continueremo a non ritenerlo nazista ante litteram. Timori e tremori nello studiare la psicologia dinamica. Sentire su di sé ogni possibile malattia, riviverla su chi mi sta intorno. Il mondo agisce su un principio per cui tutto diventa sintomi psicosomatici nella mia testa. Il mondo agisce sulla paura di morire che contraddistingue il pianto di ogni essere che viene al mondo. Un mix di Bologna Violenta e Martin Heidegger, bervismo ed esistenzialismo. Fondamentalmente la stessa cosa, con la sola differenza che la prima si avvicina più all'idea di vivitela easy, segui l'esempio del Drugo in Big Lebowski, il secondo è stato uno dei più grandi pensatori del secolo appena passato, continuatore di un indirizzo del pensiero filosofico fondamentale per l'essere umano. Nazista anche lui o quantomeno così in molti lo vogliono ricordare, anche se io non riuscirei a spiegarmi la sua storia con Hannah Arendt. Ma non voglio proseguire il discorso oltre, di errori concettuali penso di averne già fatti a sufficienza. Tornerò a correggermi in un altro ciclo di vita.<br /><em><br />affinchè tutto accada di nuovo oltre che nulla vada perduto.<br />saremo il fatale prevalere dell'azione.<br />per sempre, tutto comincia ora.</em>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-83787321865806893262011-11-14T13:39:00.001-08:002011-11-14T13:56:42.990-08:00gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre gennaioNon è una cosa che si decide. E' novembre e il mondo decide di crollare. E' una verità che va accettata come tale. Come gli assiomi in geometria e i dogmi religiosi. Ti ho chiesto se volessi venire al mare con me e tu deciderai che io non devo fare più parte della tua vita. Non so secondo quale logica, non è proprio una profezia che si autoadempie ma più una variabile dipendente e una indipendente. Forse una relazione spuria, per esser psicometrici. Tu stai male senza sapere il perché, o forse non vuoi farmi del male e preferisci non dirmelo, non so. E' novembre, uscire al freddo la mattina e sentire le gambe che assiderano. E' novembre degli autobus alle cinque del pomeriggio che passano per corso Massimo all'imbrunire e io vorrei solo piangere ma mi trattengo perché si sta schiacciati come sardine e non voglio far brutta figura. E' novembre e non mi interessano le foglie che cadono, i colori dell'autunno, gli alberi spogli, le caldarroste. E' novembre dalle vampate di calore e le fitte allo stomaco, i pensieri lancinanti e gli attacchi d'ansia senza un motivo. E' novembre che precede dicembre, che anticipa capodanno, che è tradizione passare male. E' novembre uno di quei mesi in cui la vita prende necessariamente una piega sbagliata. Che se ci fosse un dio gli chiederei perché prima di dirgli che farebbe una miglior figura a fingere di non esistere. E' novembre piangere sperando che i miei non entrino in camera e si incazzino come al solito perché c'è sempre qualcosa che non va. E' novembre del Luca sei sempre depresso. E' novembre e domani andiamo a vedere le stelle che almeno possiamo fingere di piangere di commozione ma in realtà piangere di tristezza da buoni amici. Anche se non so la strada del belvedere e in città ci sono troppe luci e in campagna troppi campi coltivati percui magari mi chiudo ancora in camera e piango da solo guardando le stelle del presepe appese al soffitto.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-66217972263670778052011-10-27T09:57:00.000-07:002011-10-27T11:42:52.799-07:00E' pieno di errori concettuali. Me ne rendo conto."Non siamo qui a discutere il significato filosofico del dolore"<br />Ma cosa dice questa? Ma io cosa ci faccio qui?<br />L'idea di rendere la psicologia una scienza hard penso mi abbia sempre tremendamente spaventato. Perché dobbiamo rendere l'uomo un insieme di interconnessioni neurali, qualche assone mielinizzato e qualcosa d'altro che mi sfugge non avendo seguito con cura la lezione, impegnato probabilmente a giocare al sudoku o in giro a fare esperienze e provare emozioni nella mia vita ben poco sinaptica. <br />Ma non sono qui per discutere il libero arbitrio. Dico soltanto che se decidiamo di ridurre la vita in fattori neurali o biologici io vado a protestare con Giuliano Ferrara per ridare valore alla vita. L'unico che in 150 anni d'Italia ha capito che per risolvere i problemi dello stivale basta abolire l'aborto, poi niente più qualunquismo, niente più clientelismo. <br />Comunque scherzo, non mi ritengo ancora personaggio da TSO.<br />Però consiglio caldamente a chi vuole ridurre la vita emozionale alla connessione interneurale di non impegnarsi quest'anno nei regali di Natale. <br />Valium Tavor e Serenase come suggeriscono i C.C.C.P. <br />Niente più emozioni! una sorta di Keine metaphysik mehr! dei giorni nostri dei tempi odierni. <br />Una pillola e son felice, una pillola e sono triste. <br />Non ho più motivo di vivere una vita alla ricerca della felicità perché in fondo sono solo scariche e potenziali elettrici. Sarei pervaso da semplici scariche elettriche che mi rendono felice. Che mi fanno esser sereno. Che a volte mi fanno fare strani sogni, altre volte strani pensieri. Che mi fanno aspettare la fine delle lezioni e la sveglia della mattina e l'avvento del fine settimana per correre da lei.<br />Che tristezza!<br />Credo molto di più ad un mondo che gira intorno alla sessualità secondo la visione di Paulo Coelho, mica freudiana. Vivere di o per un orgasmo. Forse è una visione un po' esagerata ma può funzionare. Almeno al giorno d'oggi. Almeno per I cani. (8.6 secondi che determinano il mondo (ma non erano undici minuti?) Anche se Horkheimer e Adorno mi prenderebbero a testate ricordandomi la svalutazione dell'atto sessuale nel XX secolo, il suo divenire un qualcosa di animalesco e non più atto creativo (da non confondersi con procreativo). Ma tutto in fondo pure l'arte è in dotazione a cani e porci. E per qualcosa dovremo pur sempre vivere, noi poveri uomini (inteso come maschile generico). E suonerà poi stupido ma qui si parla d'amore, mica si fa l'Italia (o si parla di sesso, a scelta). Anche perché non mi piace per niente quest'idea di uomo adulto che se non ha rapporti completi deve avere un qualche blocco in una delle fasi infantili. Per me uomini e donne sono come pezzi di puzzle, non puoi unire due pezzi che non si incastrano alla perfezione e sperare di ottenere lo stesso l'immagine rappresentata sulla scatola. Alcuni pezzi proprio non combaciano per nulla, altri si attaccano male e sono come un imbroglio per terminare prima l'opera. <br />Che a ben pensare sono in genere i bambini a unire i pezzi male, non gli adulti, perché non hanno pazienza per terminare il lavoro con calma e aspettare di trovare due pezzi che combaciano alla perfezione. Quindi se qualcuno rinuncia ad attaccarsi con un pezzo che non gli si addice per dare armonia alla figura perché dovrebbe esser ritenuto un bambino? Non è forse molto più adulto e paziente degli altri? <br />Poi ci siamo noi, io e te, che da bambini i puzzle li odiavamo e io personalmente li facevo fare agli altri se avevano più di pochissimi pezzi belli grandi e molto diversi tra loro. Infatti non c'è mai stata sorpresa peggiore del trovare i puzzle nelle uova di cioccolata kinder. Ho sempre preferito le cose compatte, i pezzi unici, nel senso di composte da un unico pezzo. (Crescendo ho poi capito il valore dei pezzi unici intesi come unici esemplari da collezionare). Ma anche se a 20 anni vorremmo ancora svaligiare i negozi di giocattoli abbiamo sempre dalla nostra Platone e il mito degli androgini, l'ira di Zeus che ci ha divisi da un unico corpo, Shivashakti e una collana che mi ricorda di Ganesh, figlio del frutto della perfetta unione e armonia di uomo e donna. Non penso mi debba servire altro. In fondo dovevo solo fare un po' di esercizio con la maieutica. Partorire qualche idea. Scrivere di nuovo qualcosa su fogli di carta di quaderno a quadretti.<br /><br /><br />p.s. se davvero il clitoride è un'invenzione del 1511, caro Freud, non pensi che le tue idee possano entrare in crisi? Va bene, tu eri misogino, non te ne importerà nulla. Ma allora che cosa erano le donne prima di quell'anno?sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-85242112926868566502011-09-08T10:35:00.000-07:002011-09-08T11:05:17.921-07:00e una danza, una danza che non si ferma più.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioxcHiFXdoIWu-mHCp8tJpqqqbZNE3NaSQL9FO3JWLoHKMr0SGcsybTL4EvZMEx43SR2NJCVDEMGSaIehcx8Ls-hANf6_rDpzoWo5MroK1CE7iZwwptOtyxH2VBmW3xVE6iQd6FFXxaxg/s1600/somewhere.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 226px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioxcHiFXdoIWu-mHCp8tJpqqqbZNE3NaSQL9FO3JWLoHKMr0SGcsybTL4EvZMEx43SR2NJCVDEMGSaIehcx8Ls-hANf6_rDpzoWo5MroK1CE7iZwwptOtyxH2VBmW3xVE6iQd6FFXxaxg/s400/somewhere.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5650050512407585794" /></a><br /><em>Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare.</em><br />Una scritta su una maglietta che riapre un intero mondo, un mondo dimenticato e un po' pericoloso. Il mondo di io che scrivo senza sapere bene il motivo. Tanti i forse, troppi i ma. Probabilmente l'unica cosa che sempre accade è come lo star bene mi precluda questa capacità. Se io sto bene non scrivo più. Così dopo un po' mi preoccupo. Penso che debba tornare a scrivere, ma temo di deludere me stesso. Perché tutto va bene e non ho motivo di alterare la realtà. Forse un po' mi mancano le cose che non vanno bene, è un po' come mantenersi in allenamento. Se non corri per mesi la prima volta che riprendi il giorno dopo resti paralizzato a letto. Se tutto va bene appena le cose vanno male resti paralizzato in casa. Forse più una droga, dopo un po' da astinenza. Un'astinenza cattiva, come quella delle droghe. Ma meglio non pensarci a certe cose. Meglio vivere senza porsi stupidi problemi. Senza rimpiangere il fatto che non so più scrivere, tanto diverrò psicologo e aiuterò le persone. Bacerò polsi e ricucirò ferite. Da buon chirurgo del cervello. Almeno spero. Fare in tre giorni ciò che avrei dovuto fare in sei mesi di università. Riuscire a stare tranquillo anche senza lo zoloft. Bere camomilla alle 7 del mattino perché ha un buon gusto. Galeotta fu una maglietta durante l'eterna attesa dell'abbonamento GTT. Galeotto fu Lucio Fontana in un balcone pieno di cenere. Ritrovare dal nulla le idee geniali che tanto a lungo erano andate in ferie dalla mia testa. Viaggi in treno a fianco dei testimoni di Geova che per qualche strano motivo li sento quasi vicini a me. E' fratellanza universale, beibe. E' come pregare Shiva e mangiare Falafel, è come sentirsi in sintonia con il mondo. Stronzate un po' new age. Sentirmi una persona normale. Poter prendere aria almeno per un po'. L'importante è prendere aria. Farla uscire pian piano dai polmoni, dovrebbe essercene sempre a sufficienza per alcuni giorni. Poi la mancanza di ossigeno si fa sentire, ma l'importante è non disperare. Non farsi prendere dal panico. La scelta sbagliata commessa anche troppo a lungo. In infanzia è più facile imparare a nuotare che in età più avanzata. Ma non è mai detta l'ultima parola. Ci vuole coraggio, ci vuole tempo. Pian piano si affina la pratica. Bisogna fare attenzione a congestioni, ai crampi ai muscoli, ai mal di pancia. Cose passeggere. Nulla in confronto allo spettacolo di un corpo armonico in movimento in uno spazio che ha dell'innaturale. L'acqua cristallina. Pura? Ciò che conta non è il fatto che io continui a scrivere da cani, ciò che conta è che il timone ora gira giusto.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-51892286578421936672011-07-01T08:15:00.000-07:002011-07-01T08:45:35.047-07:00smania di fama<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7-sX9mFKT64ifCwXcYD3kNo-c6hsSj5l6BOE2lOGPLJqXLxJzKCJi4r6wiZf6jnNljNat9G7gJiUxykSFTWQohvRBhr21z3uYlLHVl0jFaB5uPmecf8IAfyYTXlwo8GFYY53vc3S-x2c/s1600/38139_143576298990658_100000148676453_471005_5791373_n%255B1%255D.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 271px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7-sX9mFKT64ifCwXcYD3kNo-c6hsSj5l6BOE2lOGPLJqXLxJzKCJi4r6wiZf6jnNljNat9G7gJiUxykSFTWQohvRBhr21z3uYlLHVl0jFaB5uPmecf8IAfyYTXlwo8GFYY53vc3S-x2c/s400/38139_143576298990658_100000148676453_471005_5791373_n%255B1%255D.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5624409467214692242" /></a><br /><em>Nella mia testa ogni mattina c'è un Claudio Snatamaria che grida AMATEMI...ed è bello, perchè a volte qualcuno lo sente</em><br />Una delle didascalie più agghiaccianti in cui mi sia imbattuto. Terrificante come i tuoi racconti al telefono che si concludono con un nulla di fatto e la voglia di piangere che prende il possesso di me. Perché non ho saputo esprimermi e sono nervoso per delle cazzate così finisco per diventare cattivo. Perché sono cattivo, di una cattiveria vorace che divora le persone che più amo. Non so il perché ma finisce sempre così. Come quando non reggo le domande di mio padre e abbasso sempre più il volume della voce sapendo che lui non mi sentirà in modo da instaurare un litigio. Come mia madre che è frustrata per il suo lavoro e tratta di merda tutti ma in modo alquanto fine, con una cattiveria che va a colpire i punti critici delle persone e le fa stare male come un cane. Tanto lo fa lei quanto la sua migliore amica. Ed è una cosa che temo abbiano trasmesso a me a mia volta. E mi disgusta perché è l'arma di difesa delle persone deboli e misere come son loro. Deboli, misere e infelici. La zitellona che nessuno si fila al pari di zia Patty e zia Selma dei Simpson e la donna a cui troppo è andato storto nella sua vita per colpe non sue. Così si vendica con gli altri, una vendetta che ha del folle e colpisce le persone che più ama. Come un ciclo di distruzione che però pian piano si amplia ad altre persone che talvolta sfuggono da queste reti di mali. Come Shiva che balla nel cerchio del cosmo che una volta spezzato pone fine al mondo. Così questa rete una volta spezzata lascia spazio alla disperazione. Quasi un estetismo al contrario. Quasi il fare l'elitario perché ha un fascino deprorevole chi fa il superiore con me a buon motivo. Perché finisco per odiarli, ma alla fine so di amarli ed esser solo tremendamente invidioso di loro. Ma l'unica vera domanda che dovrei loro porre è sul come possano farcela. Come oggi che ti avevo promesso di chiamare la psicoanalista ma non ho il coraggio perché sono timido e ho paura delle segreterie telefoniche. Perché davanti all'autorità mi viene il capogiro e inizio ad avere caldo e la vista si annebbia e inizio a parlare ed emetter parole che non sempre sono mie, cerco di esprimermi al meglio e mi vengono in mente le peggio volgarità. Perché da quando Andy Warhol prometteva 15 minuti di fama a ognuno di noi io non ho saputo rinunciare. Forse per andare solo in cerca di qualcuno con cui parlare dei miei pensieri più impuri e sconcertanti. Perché mi spaventa non dormire la notte e studiare psicologia sociale alle 3 e 30 del mattino, perché c'è un caos infernale nella mia testa tra misticismo e occultismo, filosofia e storia, psicologia e eventi passati, parlare con gli angeli e sognare demoni, la forza della natura e i guai del comunismo, la mia infanzia e il sistema capitalistico, la fine del liberismo e l'inizio della mia sanità mentale, fermare la paranoia e la canalizzazione, dormire e lo zoloft, lettori fissi e battute per fare il simpaticone, cercare fama e restare di nicchia, fare l'elitario snob ed essere un coglione fancazzista. Le sigarette e il mal di gola, l'alcol e il mal di pancia. Il sangue dal naso e le croste sui piedi. L'afa e le 110 pagine quotidiane. L'eterno ritorno e il Nietzsche animalista, il regno della Bestia dell'apocalisse e i libri di Paulo Coelho. La fiducia nell'uomo e l'insostenibile leggerezza dell'essere, la gelosia e le persone a me vicine, le liste di Caos Calmo e le puntate di How I met your mother. Emily Osment e Miley Cyrus. Zelda Williams e la barba del padre. Le crisi isteriche in piena pubblicità. Le nottate in cui spero che tu mi scriva qualcosa. La sveglia ogni 2 ore dalle 8 della mattina e scendere all'una dal letto. Essenzialmente fallisco.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-61459571256509763892011-06-18T03:31:00.000-07:002011-06-18T04:36:48.462-07:00bohse scrivo questo post è perché persisto ad avere sogni vividi. se scrivo questo post è perché in sogno mi sono ripromesso che avrei scritto di questo. sarà ormai un mese che ogni notte persisto ad avere sogni vividi, tanto che negli ultimi giorni rinuncio ormai persino ad alzarmi dal letto. sogni che corrispondono ai miei istinti maniacali del giorno, ma non è di questo che voglio parlare. ancora una volta ho avuto incubi riguardo al mio andare in macchina, per me l'idea di guidare sin da bambino è stato uno choc, ancora ricordo quando salivo nel sedile dietro e non volevo mai stare dietro il guidatore perché mi spaventava la sola idea di dover un giorno prendere il posto di papà e mamma e mettermi io al volante. puro terrore, seppur non sapessi nemmeno l'esistenza di acceleratore, frizione e freno. per me guidare equivaleva a muovere il volante. la situazione penso sia peggiorata la prima volta che abbia provato a guidare, mia madre voleva che mettessi l'auto in garage, io ho messo il muso dell'auto contro la porta in ferro del garage, errai non tanto nel comprendere il comando quanto nel metterlo in pratica e scoppiai a piangere per il terrore. ma non di questo ora ho intenzione di parlare. i sogni legati al mio dover guidare senza esser capace, giù per discese in cui dovevo evitare di far danni e uccidere persone compreso me stesso, son durati a lungo. l'ultimo precisamente ieri sera. un sogno atroce, di quelli a cui non so dare un perché. continuo a dirmi che sia la sertralina eurogenerici 50 mg compresse rivestite con film, la solita scusante per non modificare le mie abitudini, per non fare colazione seppur dovrei, per non fare moto fisico seppur dovrei, per non andare a letto presto con un libro seppur dovrei. fatto sta che stanotte ho sognato di esser sulla mia agila gialla. proseguivo su una strada sinile alla statale che porta da Ca' del bosco verso Sommariva, dove c'è il passaggio a livello. lo ricordo perché l'ho percorsa l'altro giorno vagando per i campi in cerca di un posto dove fumare una sigaretta. non andavo particolarmente veloce, non così veloce da non potermi fermare. ricordo solo che c'era qualcosa che non andava, ricordo solo che si abbassava il passaggio a livello e delle persone a piedi appoggiavano sui solchi fatti dai binari delle sbarre a bande rosse e bianche per farmi fermare senza proseguire oltre e io avevo paura di investirli ma ero sicuro che sarei riuscito a fermarli in tempo. ricordo solo di non essermi fermato in tempo ed essermi ritrovato in mezzo ai binari. ricordo il volto pieno di disapprovazione di una persona che mi diceva di mettere la retro e uscire da quel punto finché ero in tempo. perché il treno non era ancora arrivato. perché ancora potevo evitare la catastrofe. solo che io non avevo più le gambe. solo che non sapevo più usare la frizione o l'acceleratore, non ricordo più. ricordo che però il treno si schiantava contro di me. forse morivo. poi mi svegliavo erano le 6:32 e tu non mi avevi cercato al cellulare. i miei si muovevano per casa per andare a Lignano sabbiadoro. io riaddormentandomi sognavo che facevamo la pace o forse che avrei scritto tutto questo. ho ricordi confusi.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-8232087082852786072011-06-14T02:38:00.001-07:002011-06-14T03:20:18.642-07:00la presunta sanità di LucaCi sono cose di me che ho taciuto per sempre. Cose che mi imbarazzano, cose che mai avrei il coraggio di dire. ma anche cose idiote che non so bene spiegarmi e mi suscitano sempre quel facile appellativo che risolverebbe come un colpo di spugna tanti problemi, ovvero, MALATO DI MENTE. Rigirandomi ieri sera a letto mi son chiesto perché ormai non scrivessi da così tanto tempo. Forse perché stavo troppo bene per scrivere qualcosa di fondamentalmente psicoanalitico che scaccia almeno per un pò le mie paure. Forse per semplice pigrizia. Forse perché quando sono felice non ho mai niente da dire. Così mi tengo tutto dentro per me. Fatto sta che ho iniziato a pensare ai miei comportamenti più anormali e ne ho ricordati di assurdi. Come piangere guardando il telegiornale per notizie anche da nulla, fare davvero fatica a trattenere le lacrime. Oppure commuovermi molto facilmente. I video del funerale di Berlinguer mi fanno piangere. ma non solo. I film mi fanno piangere. La televisione mi fa ridere senza motivo e poi spesso dopo divento triste. Le puntate di How I met your mother mi danno euforia sul finale. Apparecchiare può quasi arrecarmi dei problemi. Non sopporto i piatti con i fiori stampati all'interno. Li preferisco bianchi e lisci. Devo avere le forchette più pesanti e il coltello dal manico più spesso, non reggerei all'idea di vederlo in mano a un altro dei miei famigliari. I bicchieri disegnati della nutella vanno usati con precauzione, vedere i disegni staccarsi e rovinarsi è doloroso. Il volume della televisione va alzato di 5 in 5, tutti multipli di 5 o ne risentirei. Il volume a 47 per dire...è atroce. Il cibo scaduto mi spaventa, il cibo ammuffito mi fa paura. Quella peluria bianca sul cibo è spaventosa, peggio di un mostro. Poi c'è quel gioco che faccio con le parole, le ore del giorno, le targhe delle macchine, i numeri di telefono. Se vedo scritte per strada mi metto a contare tutte le lettere che la compongono. Per dirne una RISTORANTE PIZZERIA sono 18 lettere, 18 fottutissime lettere imperfette, con tanto di 1+8 che da 9 e non un multiplo di 5. Solo i multipli di 5 sono perfetti, il mondo dovrebbe funzionare a multipli di 5. Lo stesso vale per i numeri delle targhe o i numeri di telefono. Sommo tutte le cifre all'interno delle targhe e del telefono sperando che diano un multiplo di 5. Se no resta dell'imperfezione che danneggia il mondo. Per le lettere delle targhe vige invece la regola della simmetria. La perfezione la ritrovo negli abbinamenti di lettere AZ, BY, CX, DW anche se apprezzo a volte quelle a multipli di due o di 3 come BD, CF, DH oppure posso accettare targhe che mi rievocano qualcosa, come CD, XD, LP e ultimamente anche DE perché mi ricordano il nome Delia. Mi chiedo poi come le persone possano mettere abiti strappati o macchiati, sono cose che non reggo, se non ho altro a cui pensare gli abiti rovinati possono tormentarmi, come le ammaccature del cellulare o le righe sullo schermo dell'mp3 o le pagine strappate dei libri o lo scotch che cede dei poster o il disordine della mia scrivania a tal punto da poter interrompere ogni altra attività per cercare di sistemare le cose o soffrire nel vederle danneggiate. Ogni volta che leggo un libro poi devo interrompermi possibilmente al punto, come penso un pò tutti, o meglio ancora a distanze significative dall'inizio o dalla fine, per dire 30 pagine dall'inizio o 50 pagine dalla fine, seguendo la regola dei multipli di 5 o di 10. Non so perché scrivo tutto questo, non so perché dovrebbe interessare ai 4 che forse leggeranno tutto ciò. Non lo so proprio.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-72784067575089112642011-05-19T06:06:00.000-07:002011-05-22T10:43:32.912-07:00Le notti di CioranLa notte sta ormai diventando sinonimo di eterne congetture. Questa notte mi sono svegliato 4 volte nell'intervallo di tempo compreso tra mezzanotte e le quattro della mattina, solo nel mio letto, a riflettere. Mi sono reso conto di come manchi in me un'idea del possesso delle persone che mi stanno intorno. Il che mi porta ad avere continui equilibri precari. Trovato un equilibrio, questo si mette in movimento. Iniziata la pace torna la guerra. Trovata un'oasi questa si prosciuga. Creato un palazzo non reggono le fondamenta. Mia madre, mio padre, mia sorella, il mio migliore amico, la mia ragazza, il mio gruppo di amici. Ma chi è a render mie queste persone? Nessuno. Non sono altro che compagni di vita. Persone che oggi sono qui, al mio fianco, domani probabilmente saranno già altrove. Lontano da me. Forse per questo son così geloso, perché spero di poter incatenare le persone a me. Renderle mie. Anche se non di mia proprietà. Fare in modo che non possano andarsene. Obbligarle a non andarsene. Perché se tutti se ne vanno io perdo ancora l'orientamento. Devo cercare altri modelli da seguire. Crearmi nuove ancore. Soffrire. Non so trovare appiglio in me stesso. Ci vuole tempo. Tanto. Troppo. E temo che a me quest'idea proprio non vada giù.<br />Perdendo lei non ho perso solo una ragazza. Ho perso un'amica, una sorella, una madre, una compagna di guerra, una compagna di pace, una compagna di vita, un prete, un confessore, una psicologa ed una analista, un lago nel deserto, una roccia nel fiume.<br /><em>Io perdendo lei ho perso un miracolo.</em><br /><br /><br />19 maggio 2011, verso le 8 della mattina, prima di un maledetto esonero che di certo non passerò.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-31749775259974666542011-05-09T06:55:00.000-07:002011-05-09T08:36:04.092-07:00Mi sentii quello che ero: impotente, bambino, depresso.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTvSaPJAyscQOdEz7bM3pYg_nVAyr3FGjVXcX9_aV_EbxTwkDVByiGLjlQLBzwud9-PeQQGQn6PBtZuB8_jZEqIKQTi3WEBVWISFHt-bPU2bCC35DuzmvL7MTSCxaqYIzBVuKg0Gd2CzA/s1600/davide_reviati_morti_di_sonno_tavola%255B1%255D.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 291px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTvSaPJAyscQOdEz7bM3pYg_nVAyr3FGjVXcX9_aV_EbxTwkDVByiGLjlQLBzwud9-PeQQGQn6PBtZuB8_jZEqIKQTi3WEBVWISFHt-bPU2bCC35DuzmvL7MTSCxaqYIzBVuKg0Gd2CzA/s400/davide_reviati_morti_di_sonno_tavola%255B1%255D.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5604714887325341106" /></a><br /><br />E' una di quelle cose a cui non presti mai abbastanza attenzione. Metti una mano in tasca e tiri fuori un accendino giallo. Non quello arancione che eri convinto di aver preso. Quello comprato in tabaccheria qualche settimana prima. Ma quello giallo. Dalla tasca dei pantaloni blu esce fuori l'accendino giallo. Quello che ti aveva regalato una ragazza che non senti più da mesi. Anni. Erano anni fa. Ero una persona diversa. Non ero ancora nemmeno maggiorenne. Giovane e inesperto. Alcune cose cambiano. Altre no. Fermare Gianluca in stazione senza rendersi conto che è la sua ragazza quella con cui sta parlando. Magari litigano, si fanno la guerra. Magari si amano. Fatto sta che li ho interrotti e non avrei voluto. Meglio andarmene con una scusa qualunque tipo ci vediamo fuori ma prendere il primo autobus che passa e andarsene. Trovare fuori dalla stazione un maggio che sa di inverno e fa pandan con il mio cuore, pam-pam avrebbe detto un'amica di cui ho perso le tracce. Salire su un autobus pieno di gente che egoisticamente lotta per un posto a sedere, non per la sopravvivenza, immemori di una solidarietà dalle basi suppongo cristiane di sostegno a bambini, anziani, donne e bisognosi. Gli uomini sono socialmente meno utili e biologicamente meno necessari alla riproduzione della specie. Volantini della mostra sul cane a sei zampe che ci ha insegnato la vita in fabbrica, l'industria piomba all'improvviso nelle nostre vite. Credi nel Signore Gesù Cristo e sarai salvato. Le chiese anglicane hanno ancora molto da insegnare a un popolo che fa orecchie da mercante. Originalità conquistata tra tagli di capelli e vestiti all'ultimo grido. Bambini che giocano a fare gli adulti solo quando fa comodo, se in gioco c'è un orgasmo o una buona base alcolica. Il bambino, quello vero, che siede non distante da me, con il padre al fianco, porta in testa un cappello da alpino. Magari si sente un eroe dei fumetti. Probabilmente gioca ancora con la fantasia, come dovrebbero fare tutti i suoi coetanei. Terra natia di urlatori che cantano il disagio giovanile. Toppe dei Nerorgasmo su zaini troppo pubblicizzati per passare per ribelli. Immigrati speranzosi in un futuro migliore ritrovatisi a donare giornali a pendolari stanchi, studenti di fretta, impiegati stressati e lavoratori senza futuro tra i fumi dello smog. I residui del giorno di festa accumulati per terra agli angoli della strada e nel mezzo della piazza mischiati agli avanzi di gioventù da discoteca a spiegare che oggi è lunedì e si torna alla normalità. Alberi nati dal cemento di corso San Maurizio che non sanno spiegarsi perché si trovino lì. La chiesa-bunker dove un anno è trascorso troppo in fretta senza finestre dove osservare scorci del mondo fuori in mutamento. Ladri di aperitivi del bar all'angolo dall'insegna rossa. Potrei mettere una mano sul fuoco tanto è vero che un'insegna simile, ma verde, l'ho vista vicino a casa mia.<br />Ieri sera abbiamo di nuovo litigato stupidamente perché io ho paura che semmai dovessi ritrovarti possa trovarti completamente cambiata. E la cosa mi spaventa e disgusta pure un po'. Perché potresti non esser più la bella persona che avevo conosciuto. O che forse mi ero solamente angelicato all'interno della mia testa. E tu potresti avere disgusto di me. Un po' come tutti. Anche se magari ti farebbe pure bene. Inizieresti ad essere sempre più apprezzata da tutti. Magari esser più felice. Vivere meglio che con un macigno di persona sulle spalle. Solo che vorrei esser l'amico cercato sempre. Nella gioia e nel dolore. Ma questo evidentemente non è il mio destino. Anche se credo nel karma. Mi sono ricevuto solo i momenti peggiori della tua vita, ma non importa. I pesi è meglio scaricarli. Anche se il mulo carico di spugne nel fiume affoga nonostante creda di potercela fare senza problemi avendo un leggero carico sulle spalle sulla terra ferma. Mentre il mulo carico di sale dopo tante fatiche terrene trova la liberazione all'interno del fiume. Il sale si scioglie al contatto dell'acqua dopo tante fatiche terrene. Ma questa è un'altra storia. Ma noi si è esseri umani. Ben poco da spartire con i muli. Sarà meglio confidare anche questa volta nel futuro. Anche se non ne ho voglia. Anche se sono stanco di aspettare. Anche se come te, come tutti, ho fretta. Fretta di fare, fretta di cambiamento. Fretta che è componente universale del nostro mondo.Vorrei solo smettere di avere un corpo imperfetto. Diventare esclusivamente pura sostanza pensante. Addio.<br /><br /><br /><em>Torino aria gelida che mi congelerai<br />Torino molto a lungo tra le braccia tu mi stringerai<br />Torino cielo plumbeo so che tu mi tradirai</em>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-11248136959783591292011-05-08T14:15:00.000-07:002011-05-08T14:16:19.774-07:00vengono a trovarmi quattro amici sotto casaavevo appena sprecato i miei denari in uno spritz scadente con un buffet indigesto che non mi aveva sfamato<br />e una pizza troppo secca e salata che sarebbe stata la mia cena<br />nel solito parchetto dove bambini ed alcolisti esprimevano le loro differenti occupazioni di ciò che era il tempo libero<br />e ci si interrogava su cosa fosse la vita di provincia tra bar poco frequentati e un cielo azzurro che altrove non avrebbe avuto luogo<br />intervallando discorsi tra gatti in calore e rituali del week-end<br />quando si optò per chiudersi in quella gabbia di vetro rovente in cui avrebbe dato esposizione delle proprie conoscenze un cantante noto al pubblico e dei giovani designer<br />esperienze che molti giovani di oggi mai avrebbero voluto vivere<br />braccia scampate ai lavori nei campi in attesa di divenir forse colletti bianchi<br />e parlammo di come certi cantanti di oggi avessero un ego smisurato dal solo gesticolare con le mani e dell'incompiutezza della Turandot<br />e di come il nostro istinto fosse antisportivo e mai avremmo vinto una tappa del Giro<br />come in questa città non ci fossero ragioni di restarci o input al rinnovamento<br />e il patriottismo sfegatato di gente a prima vista simpatica ma dalle idee alquanto controverse<br />ore sfumate in alcolici non super e fumate diverse dall'annunciazione del nuovo papa<br />di tabacco mestruale alla mela<br />acceso spirito di competizione tra le freccette e i videogiochi<br />in una stanza inquinata di sacchetti di patatine e resti di cenere e bicchieri di plastica<br />dopo una pizza tra amici e quattro chiacchiere davanti al solito caffé del solito bar<br />posacenere pieni di mozziconi discorsi pieni di disorientamento<br />pensai, al diavolo, non avremmo mostrato di certo il nostro lato migliore<br />le potenzialità di cambiare il mondo nelle mani di noi giovani<br />vent'anni mal portati ma non poi così atrocemente insipidi<br />pub poco inglesi e giovanili e battutacce di quart'ordine <br />ma due giorni son passati come un film che riempie momenti vuoti<br />nonostante le esagerazioni e i rimedi inefficaci contro i conigli-zilla<br />e son le dieci e mezza e il sonno è tanto ma il letto potrebbe non esser a sufficienza accogliente<br />così decisi di scrivere di getto libere associazioni di idee per chi avesse avuto tempo libero a sufficienza da sprecare nel leggerle<br />così si avvicinano le undici e mezza e posso pensare davvero di mettermi nel letto.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-88519591822164035432011-05-05T16:17:00.001-07:002011-05-05T16:17:55.046-07:00gratte-papiersei maggio 2011. uno di quei giorni che se devi descrivere a parole non puoi riuscirci. nemmeno chiedendo ausilio a Manzoni che giusto un giorno prima decantava Napoleone penso troverei il giusto approccio. sarà forse Bianconi. causa necessaria ma non sufficiente. sì è vero lui è mio padre, quello ucciso in un sogno precedente, ma temo non basti. sarà l'aria di primavera e le viole che rischiano di sfiorire. i bouquet di plastica dei cinesi e i giocattoli dell'infanzia. forse anche quello. il voler portarti un mazzo di viole come bouquet di quelle viole che appassiscono nelle canzoni di fabrizio. sarà che sulle note di Arrivederci ho trovato la modella perfetta per un video bellissimo, manca solo una casa inglese perché la bicicletta la si rimedia facilmente. saranno gli intermezzi di preghiera come dei rituali nelle nostre vite troppo laiche. dì soltanto una parola e io sarò salvato. spine tra le mani piangerà ma un mondo nuovo nascerà. oh signore non son degno di partecipare alla tua mensa. saranno le frasi da sottolineare con il dito per parlare in un modo del tutto silenzioso in estasi per la voce di francesco. le sue parole. parole parole parole. non semplici parole a caso. video di alberi degni dei radiohead e treni che vanno e vengono in continuazione. un pò come vivere in un cortometraggio francese. con vestiti meno casual. con magliette dei joy division. per fortuna non di unknown pleasures, sarebbe troppo poser. sarà l'infamia nell'ottenere uno sconto di 2 euro su un libro che mi farà piangere da inizio a fine. saranno le frecciatine sottili e le grandi verità gettate come macigni dette con la naturalezza delle chiacchiere al bar. sarà la metro che si apre nel momento più inatteso. saranno le scalinate piene di alpini in festa. sarà il comprendere cosa c'è di sbagliato in me e per questo dannarmi. sarà l'istinto a voler cambiare che mi rende gentile e invogliato a parlare anche con commesse e body-guard. saranno le lettere scritte fortunatamente non a computer, che seppur più difficili da leggere sono tremendamente più sentite e toccanti. saranno le lacrime trattenute a stento a metà tra commozione e rimpianto e paura. sarà che bisogna ancora attendere per la nuova vita agra di questo secolo. e che non sempre si è parenti di chi si vorrebbe. sarà che pure il brutto anatroccolo diventa un cigno bellissimo. così il peggiore dei mostri cerca di smettere di essere bestia se la bella gli concede un ballo nel palazzo reale.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-73281277454012478492011-04-28T14:26:00.000-07:002011-04-28T14:39:47.201-07:00Allargare gli orizzonti. Allagare l'orizzonte. Espandere il proprio pensiero fino al limite concesso.Vado in giro con un eskimo che mi ricorda che la guerra è ormai finita. Una guerra che come tutte inizia con un gran desiderio di gloria. Per alcuni anche di potere. Ma non per me. La mancanza di un ideale che ti spinge a muoverti da casa. A partire verso mete ignote. In nome forse di una fratellanza universale. Per sentirsi più vicini al resto del mondo. Per tornare a casa con le ossa rotte. Ferite curabili e altre che lasciano segni per sempre. Per tornare alla campagna senza aver le idee chiare su ciò che è successo. Se una carneficina o la realizzazione di un ideale. Per esser visto da tutti come un mostro e pensare che gli altri non stiano capendo cosa significhi ciò che si è vissuto sul fronte. Perché la guerra è finita e c'è una strana euforia. Alcuni festeggiano pur sapendo di aver perso, perché smettono di soffrire la fame e la vita dura di trincea. Altri sono sconvolti da ciò che hanno dovuto vedere. Altri ancora -che siano masochisti?- in guerra vorrebbero tornarci. Così sperano che gli uomini tornino sui propri errori. Si facciano riprendere dalle loro passioni. Resta indubbio solo il fatto che è il più forte a vincere. Il potere che da alla testa e spinge a sragionare. Che non sempre rende felici, che lascia comunque crisi interiori e sensi di colpa. E ci sono i più deboli, i repressi, gli sconfitti. Che la guerra la perdono. Che si sentono sconfitti. Però cercano di ricostruire comunque ciò che è stato distrutto dopo i primi attimi in cui ci si sente impotenti. Senza le energie per ripartire. I soldi e le capacità. Ma poi nel bene o nel male riescono a ritirare su i muri. Gli edifici, le piazze. i luoghi d'incontro. Che si sentono portatori di una conoscenza terribile da tramandare ai propri figli e nipoti. Che sanno che nel bene o nel male passeranno alla storia. E così cercano di morire felici.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-54970156037908008362011-04-26T04:11:00.000-07:002011-04-26T05:04:48.187-07:00tutti vogliono fuggire a loro modo dalla realtà<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGstlvc9hH493TXyumqS1l_WmwpsleqvVUmImGi9FBHKFjrLNbwSL4DrjKoLjGL86-vH0vazhhIqjawIeYXXOHymB63fq_iOnsgcG-T1ZBs6bamaoaxIkuf9szbH642ZLY56J_1mym2RY/s1600/mollette.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGstlvc9hH493TXyumqS1l_WmwpsleqvVUmImGi9FBHKFjrLNbwSL4DrjKoLjGL86-vH0vazhhIqjawIeYXXOHymB63fq_iOnsgcG-T1ZBs6bamaoaxIkuf9szbH642ZLY56J_1mym2RY/s400/mollette.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5599848712321577906" /></a><br /><br />Una molletta rossa e stanca di vivere con le altre mollette ha deciso di farla finita e buttarsi di giù anziché assolvere al suo compito di molletta. <br />Un'altra molletta sola ha deciso però di farle compagnia gettandosi a sua volta giù dal balcone e mettendosi a fianco della compagna che aveva deciso di farla finita.<br />Io invece mi sento come l'unica molletta di ferro tra le mollette di plastica, diversa dalle altre e per questo emarginata, più pesante e dalle maggiori probabilità di cadere giù dal balcone ma allo stesso tempo più pregiata e degna di maggiori attenzioni. Così continuo a rimanere nel cesto dall'ironica forma di cuore con le altre mollette come se la vita fosse solo bellezza e amore.<br />Sto ricadendo all'esterno della promessa che mi ero autoimposto di vedere il mondo con occhi nuovi. <br />il che non è giusto quasi come l'ARIA chiuso fino al 2 di maggio e tu che ritrovi l'amore in men che non si dica, io che pur di uscire di casa perderò How I met your mother, la notte che ho passato a pensare perché le persone si perdono di vista e il numero di litigate assurde che ho fatto in vita mia, i sogni sulle lame del tagliaerba e tu che mi cercavi di nuovo con un modo strano di fare. Come quella volta che volevo invitarti a vedere i fuochi d'artificio ma ti conoscevo da due ore soltanto o quando andavo in piscina ad espiarmi quasi come Giulia non esce la sera e tu avevi la febbre e ancora mi piaceva quella frase del bombarolo che diceva che c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo. Oppure quando mi sveglio alle 2 di notte e prendo a pugni il cuscino perché vorrei scriverti le cose più cattive per trascinarti nell'oblio ma mi trattengo finché non esplodo come un palloncino pieno d'acqua quando si facevano i gavettoni a Borghetto Santo Spirito al mare e io odiavo la mia infanzia da fallito già quando avevo 7 anni mentre ora che ne ho 19 da quel posto tranquillo e beato non ottengo che sventure e mali e litigi e brutte sorprese quuando si torna a casa in treno e tutti sono tristi perché siamo di nuovo a Bra, ci riattende il Chiosco con i suoi caffé a 1 euro e 10 che scazza a tutti ma non si va mai altrove, i quarti gradi in casa papà steso sul divano incazzato come sempre con il resto della famiglia e desideroso di altra tecnologia per appagarsi. Svegliarsi il giorno dopo e non aver il coraggio di cercarti, come sempre, attendere la prossima sbronza o la prossima emozione forte per dirti frasi senza senso che non potrai comunque interpretare. <br />Fare psicologia ed esserne tutti delusi ma esser comunque contenti di trovare bellissime persone. Tra due settimane sono a casa per tre mesi o a Taizé in camper o in Spagna o a Londra con i miei solo per fare shopping o al mare da solo cercando un pò di paradiso. O la va o la spacca. Vorrei vederti soffrire è il titolo più azzeccato che mai sia stato dato a una canzone. Seconda solo alla versione alterata di Valvonauta.<br />Quello che doveva esser il tuo addio sotto il chiostro di una chiesa con il vento che mi tira in testa i fiori ma sentirti per sms. <br />Una foto di una coppia è stata la mia illuminazione su cosa sia l'amore, erano felici ed era evidente che facevano gli idioti perché erano spensierati e stavano da dio insieme. Il vero peccato è che quest'epifania è giunta troppo tardi e chi mi ha insegnato a lungo cosa fosse l'amore ora si è stancato. <br />E' un vero peccato, ora mi sembrava tutto così tremendamente semplice. Fortunato chi verrà dopo che potrà ottenere la gioia senza il minimo sforzo se sa apprendere dai miei errori. Io mi ritiro senza deliberare.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-37487257875780695382011-01-24T07:21:00.000-08:002011-01-24T07:43:15.658-08:00non perderti nel mann, Calliope<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0LInF7yGjMoPXbFkg8j-wvV8Qz0gqrJwOko67MfS1Dt_2jTStQNk97EXeQwAJV5Il0A0qYR_NMdHGeUkV-AEIgVBah9Ky104udzQZrEiIS_752LXFq2uvUuh30ix_cPRkhJbTFPKHIk/s1600/blogspot.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 225px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ0LInF7yGjMoPXbFkg8j-wvV8Qz0gqrJwOko67MfS1Dt_2jTStQNk97EXeQwAJV5Il0A0qYR_NMdHGeUkV-AEIgVBah9Ky104udzQZrEiIS_752LXFq2uvUuh30ix_cPRkhJbTFPKHIk/s400/blogspot.png" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5565778498270236722" /></a><br />acido lisergico nelle mani del dottor Huxley<br />nelle vene del dottor Huxley nel cervello del dottor Huxley<br />nei suoi pazienti schizofrenici in cerca di una cura<br />nei miei sogni schizofrenici dettati da allucinazioni visive<br />negli orsi che mi saltano addosso in sogno e <br />uomini eleganti con tuba e baffetti che escono dai quadri.<br /><em>"Questo giardino fa schifo!"</em><br />nelle notti insonni a far gli esistenzialisti alle 3 di notte <br />ai dialoghi con Lucifero frutto del proprio cervello non umanista<br />i messaggi di suicidio che mi pervengono al cellulare mentre penso a vivere per la morte<br />litri di vino bianco misti a solitudine e incomprensioni<br />IO STO MALE<br />dicono che sia stanco di una stanchezza non fisica<br />lo dice una persona in cui io ripongo la mia fiducia<br />vorrei riposare come una pianta piantata in un parco del genere: "staremo bene qui in eterno" non ti prendo per il culo ricorderò il tuo volto e le tue parole.<br />Sono solo uno stronzo in cerca di attenzioni che nessuno vuole darmi.<br />tutte stronzate le storie di superiorità e ubermensch nitzscheiani.<br />E' che sto male di un male atroce ad assistere solo alla sofferenza altrui e mai alla gioia e viver tra gente a lutto o triste e dover sforzarmi di esser felice e non passar per il depresso cronico e poi subire abbandoni ed allora sì che son triste davvero ma devo sembrare più allegro di chi ha perso la felicità che se no sono pesante e voglio solo attirare l'attenzione su di me.<br />Se vuoi suicidarti sarà colpa mia. Che gioia, ma che bello!<br />Ora sì che dovrei preoccuparmi perché sono single allora!<br />eh sì è proprio un problema schiacciante!<br />(non faccio altro che cercar gente a caso con cui scopare no?)<br />BASTA!<br />se nulla cambia io tra 3 anni al massimo spero di fuggire <strong>inutilmente</strong> a Padova.<br />e sottilineo il carattere inutile dell'azione.<br /><br /><br /><br /><br /><br />devo riformulare la lista delle donne della mia vita?sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-37197661777824947012010-12-28T16:08:00.000-08:002010-12-28T16:09:13.526-08:00sempre una gioia.i miei che litigano la vigilia mi spiegano che la costituzione di questa famiglia si basa sulle colpe e sull'attribuire sempre un colpevole per tutto su cui scaricare ogni colpa e mai accettare le cose per quello che sono. (seppur inconsciamente)sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-50768705858530497842010-12-23T01:13:00.000-08:002010-12-23T01:27:29.251-08:00quando un cielo stellato sul soffitto della propria camera ha ragione d'esistere.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDD8zYgHIT5Gt3SCDVYEcp6LRe-d9ATUTP6PZEe6Nr0HldGkHOZyWLcQX1xR8ITSVgpOR-93A4ib8k-bGHJXLwj2956KZ6V5_p_NNvs2r542Sbejqcd2TnggvadFW1PbYE3ogOHGjHCbA/s1600/74395_1695081021363_1367946123_1745445_4177131_n%255B1%255D.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDD8zYgHIT5Gt3SCDVYEcp6LRe-d9ATUTP6PZEe6Nr0HldGkHOZyWLcQX1xR8ITSVgpOR-93A4ib8k-bGHJXLwj2956KZ6V5_p_NNvs2r542Sbejqcd2TnggvadFW1PbYE3ogOHGjHCbA/s400/74395_1695081021363_1367946123_1745445_4177131_n%255B1%255D.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5553806347457402754" /></a><br />E' la resa signor capitano. Questa è la resa. Stiamo abbandonando il campo di battaglia. Bandiera bianca.<br />Per noi la guerra è finita. Non prenda questo gesto come una sconfitta. Ci stiamo solo arrendendo a un'impresa insormontabile. Vogliamo solo tornare a casa. Abbiamo mogli e figlie ad aspettarci. Io ho abbandonato la piccola Dorotea,sarà cresciuta,a breve dovrò trovarle un buon marito che sappia prendersi cura di lei. I campi esigono cure da parte nostra. Vogliamo sentire i profumi di casa,la cucina che emana odore di carne sul fuoco e verdure stufate. Vogliamo riabbracciare le nostre donne,sentire la loro pelle vellutata sulle nostre labbra,farci l'amore come se fosse la prima volta,perché sarà la prima volta dopo tutto questo tempo passato in terra straniera. Non si offenda capitano,le sarà dato il giusto onore,sarà da noi ricordato come un valoroso condottiero,avrà il suo trionfo ritornati a casa. Nessuno oserà guardarla con disprezzo senza incorrere nella nostra ira,nel nostro rifiuto di un simile e inaccettabile comportamento.<br />Solo che siamo castelli di carte. Siamo fragili. Basta un soffio di vento per riuscire ad abbatterci. Potremmo morire con maggior facilità rispetto alle stragi causate da un banale raffreddore contro gli Indios in America. Abbiamo equilibri interiori troppo precari. Basta un nulla per spezzar tutto dentro. Come la goccia che fa traboccare il vaso. Una semplice goccia,come ne esistono a milioni,dentro il vaso. Come infinite se ne trovano in natura,negli oceani desolati. Una goccia,solo una,e tutto dentro si distrugge come un uragano su capanne di paglia,come un terremoto in una favela. Scusi capitano,ma noi vogliamo soltanto sopravvivere.<br />Tornare a casa. Rivedere ancora una volta i nostri figli. La nostra terra,i nostri averi. Rivivere i luoghi della nostra infanzia. Della nostra adolescenza. Quella gioia e quella spensieratezza che mai più troveremo.<br />Vogliamo invecchiare e diventare saggi,oppure amorevoli nonni e tener sulle nostre ginocchia i nostri nipotini,per poi spegnerci in una notte d'inverno su una sedia a dondolo davanti al caminetto,mentre fuori nevica ,scaldati dal calore parentale. Noi vogliamo solo salvarci,capitano. Perché comunque vada a finire di qui non si esce vivi. O perlomeno integri. Ma noi vogliamo salvarci. Non vogliamo morire in terra straniera. Provi a immedesimarsi nel nostro punto di vista. Anche lei avrà sicuramente moglie o figli ad aspettarla a casa. Anche lei avrà abbandonato qualcosa per venire qui. Cerchi di cancellare quella sete di gloria che le annebbia la vista. Cerchi di capire ciò che le stiamo chiedendo. Noi la amiamo come un fratello,continueremo ad amarla come un fratello,ma ora vogliamo salvarci,più di ogni altra cosa,perché la fine è ormai vicina. La sentiamo bussare ogni notte nei nostri cuori,nelle nostre tende. Giungere da questi boschi tenebrosi e ignoti,pieni di storie e riti mai ascoltati dalle nostre orecchie. Streghe e folletti da noi mai affrontati. Spaventosi. Terrificanti. Torniamo alle navi,torniamo a casa. La guerra è finita. La guerra è finita.<br /><br />Capire il loro punto di vista,come potrei non averci pensato prima? In fondo sono il loro capitano. Ho il potere sui miei uomini,ma non per questo devo ignorare le loro richieste. Il loro punto di vista. Il problema è che io non conosco il loro punto di vista. Li ho spinti a una missione in cui nemmeno io credevo,l'istinto romantico della guerra,oserei chiamarlo. Quell'idea di compiere qualcosa di tremendamente virile e profondo,che dia un senso alla mia esistenza troppo vuota di significati. Venire a combattere contro un popolo che non conosco nemmeno lontanamente,senza un valido pretesto,appoggiato da uomini valorosi e fedeli,amici,fratelli,decisi a seguirmi nelle scelte anche più avventate,nessuno che abbia pensato di dirmi che forse avrei potuto aver avuto un abbaglio,erano fiduciosi di me,pendevano dalle mie labbra. Credevano in me quando promettevo loro tesori enormi e paradisi terrestri,li rendevo artefici di una giustizia divina troppo umana,li innalzavo al pari degli dei portatori di una falsa giustizia presso popoli ignoti e non desiderosi di tormento. Tutto questo per trovare la mia pace interiore. Per riempire i vuoti lasciati dalle mie giornate troppo uguali,l'una all'altra. E loro mi son sempre stati fedeli,ed anche ora che ritengono di aver raggiunto un punto eccessivo,lo dicono con il sorriso sulle labbra,con la gioia nel cuore,come se si rivolgessero a un fratello,a un amico e non a qualcuno che li ha condotti al patibolo pur di poter provare una qualsiasi emozione. Il problema è che io son più fragile di tutti loro. Foglia morta caduta da un albero in autunno e mossa dal vento senza poter prestare opposizione. Mosso così dai vari stimoli che manipolano la mia vita,senza esser in grado di prenderne il controllo,come un auriga che tenta invano di comandare un cavallo imbizzarrito sfuggito ormai al suo controllo. Li ho portati fin qui a morire la morte dello spirito,prima ancora della morte delle carni,in terra straniera,lontano da casa,dai loro averi e dai loro cari,solo perché a me non è destata simile fortuna. Solo perché ho deciso di creare il vuoto intorno a me. Solo perché io mi vanto di essere morto. Solo perché io non ho mai amato nessuno. Perché tutti i miei uomini hanno lasciato il loro cuore da qualche parte,chi a casa,chi in qualche osteria o locanda di passaggio,chi in qualche bettola sporca e maleodorante di piscio e segatura. Ma io,capitano di questa comitiva,non credevo di avuto questo onore,e per invidia o per rabbia ho deciso di vendicarmi in questo modo,con questa guerra inutile e priva di significato. Solo per far soffrire gli amici che mi hanno accompagnato,per far capire loro cosa voglia dire provare la mancanza di qualcosa,seppur la mancanza di qualcosa mai avuto non può esser paragonata ad una privazione. Ho dovuto viaggiare chilometri e chilometri per approdare in terre straniere,fiducioso che i miei demoni non mi avrebbero seguito,invano,per comprendere che il collante di tutto risiedeva in me. Ma ora è come realizzare che così non è. Come svegliarsi da un brutto incubo e capire che tutto era solo stato immaginato,sognato. Penso che ora tutto mi è chiaro,seguirò gli ordini dei miei uomini,non darò peso al poter passare per codardo una volta tornato a casa. La prendano per una fuga,se vogliono. Io penso solo che il mio sia solo un voler ritornare a vivere. O perlomeno sopravvivere. O perlomeno salvarsi,in qualche modo. Perché la guerra è finita,insistono a dire i miei uomini. Perché la guerra è finita,la guerra è finita.sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-50990494903176806782010-12-10T08:49:00.000-08:002010-12-10T14:12:25.447-08:00post-adolescente canta fallimento professionale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji1pg0QklDfisKkjhYa1zNgXFbfLV55sMLRjNrGtLLlV2J6qUTGbmDBt5B3U4ZeukrBn7e7UAgiSgzgkyBHQxulki6Ly5fm7a3x3wN9YYFJgkIQ2TxvOgbO1_6LdCXqJ-uTLe3ogHKhTw/s1600/74659_180681635276828_100000049785380_668020_6717905_n%255B1%255D.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 373px; DISPLAY: block; HEIGHT: 174px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5549108249049289890" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji1pg0QklDfisKkjhYa1zNgXFbfLV55sMLRjNrGtLLlV2J6qUTGbmDBt5B3U4ZeukrBn7e7UAgiSgzgkyBHQxulki6Ly5fm7a3x3wN9YYFJgkIQ2TxvOgbO1_6LdCXqJ-uTLe3ogHKhTw/s400/74659_180681635276828_100000049785380_668020_6717905_n%255B1%255D.jpg" /></a><br /><br /><div>(per quello coniugale bastano i suoi genitori)<br /><br />Cercherò una donna da amare con corredo genetico dalle mutazioni cromosomiche diverse dalle mie per evitare malattie ereditarie e mutazioni genetiche all'occorrenza di un figlio (da far pianger Majakovskij)<br />Del genere scambiamoci i nostri tabulati genici prima del numero di telefono che se non vai bene non ci sentiamo nemmeno più.<br />Un disastro volessi una sveltina nei cessi.<br />Andiamocene al mare,donna.<br />a bere spritz sulla spiaggia<br />d'inverno con l'acqua che ghiaccia (ma il mare no)<br />e le nostre gambe pure (dentro a jeans troppo stretti troppo uguali uomo e donna)<br />e le nostre scarpe pure che son ormai troppo sfondate<br />che la vans fa affari d'oro<br />che i piedi congelano uguale.<br />I miei vestiti tutti laceri (la sciarpa di Londra sa di funerale).<br />Smettere di mangiare pranzo e usare la tv come covo per gli acari della polvere.<br />Dichiaro la mia indipendenza,padre.<br />foto n°19 della pellicola della Petri.<br />ferma gli aerei con gli sms<br />vestiti di Aladdin con il tappeto del mouse non volante e internet dei vicini<br />You are not the lizard king,you can't do everything you need.<br />Piero Manzoni era solo un ottimo conoscitore d'arte,poi.<br />Lucio Fontana è troppo teorico poi.<br />Io resto (vesto) nella mia ignoranza e fingo di capire la metafisica del prog rock,gli spazi astratti di una tela squarciata (e scrivo "r" e "v" uguale).<br />mai nessuno che vorresti ha voglia di un Martini quando decidi che è il momento giusto per l'ultimo assalto al bar per conquistarlo.<br />Investimenti sufficienti a malapena per sconfiggere gli spacciatori di spumante e finkbrau nei discount<br />Ti proclamo re delle parole,con un coraggio che ha del pazzesco.<br />che poi ciò che conta è scrivere i proprio pensieri perché non vadano perduti come se potessimo registrare tutto quello che passa attraverso il nostro cervello come se potessimo fare tutte le cose geniali che ci vengono in mente come se<br />Tasche stracolme di ricordi e fazzoletti usati<br />corde di chitarre che si suicidano nell'armadio<br />LIBERAMI DALLA NOIA<br />(che a non accontentarmi mai creo il vuoto intorno a me)<br />che crescere fa un pò schifo ma accettare tutto non va giù.<br />acida acido acida acido acida acido acida acido acida acido<br />voglio andarmene dalla provincia senza stuprarla ma con dignità,senza fuggire destando gran scalpore (guarda,c'è un coniglio) ma come un uomo che perde la donna amata perché è stato tradito e non vuol destare scandalo.<br />E nella notte,nella nebbia,lentamente se ne va in cerca di tranquillità e un poco di vitalità.<br />chissà come deve essere la vita da pipistrello...<br />in fondo anche gli anelli aromatici hanno crisi di identità<br />(la morte è una parte essenziale della vita?)<br />[la morte è necessaria per la vita?]<br />Ma il problema è che magari me la caverò non male ma lo faccio più per lavoro che per passione,diventerò sempre più ignorante e non potrò andare nelle mostre d'arte a fare fa guida agli altri che è una cosa stupenda ma so davvero poca roba. Solo che in Italia non puoi amare l'arte se non la pratichi e produci a tua volta e non sei ricco e non vuoi finire sotto un ponte e non sai ribellarti.<br />solo che oramai studio solo più cose scientifiche ma non è la vita che fa per me probabilmente.<br />solo che vedo troppa razionalità e ingenuità intorno a me.<br />solo che qui non fa per me e non si beve spritz nelle pause tra le ore.<br />solo che mi dispiace questa vita di metà con genitori di metà.<br />solo che poi basta che qualcuno legga,poi va bene così.<br /><br />si abbassa il sipario.</div><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66HLaaa093Tc-syK91HK-hXqqSTktN8BjX1pUDDqXfxZvswHOm1W47J9Dc_ZgInqA9VR___GkGOkUALSV_70pqRgQsTOfqjyKEWhpB392GaVZRkjvhAzTJAygRJVVs1_SEEooDR7MeEU/s1600/155879_178283288849996_100000049785380_650967_3250405_n%255B1%255D.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 227px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5549109412464318930" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh66HLaaa093Tc-syK91HK-hXqqSTktN8BjX1pUDDqXfxZvswHOm1W47J9Dc_ZgInqA9VR___GkGOkUALSV_70pqRgQsTOfqjyKEWhpB392GaVZRkjvhAzTJAygRJVVs1_SEEooDR7MeEU/s400/155879_178283288849996_100000049785380_650967_3250405_n%255B1%255D.jpg" /></a>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-55818110579408142932010-12-05T03:19:00.000-08:002010-12-23T01:26:10.796-08:00AMATEMI!Come griderebbe Claudio Santamaria dall'alto del palazzo all'intero mondo che lo circonda.<br />Non voglio più perdere.<br />Non voglio più esser sconfitto.<br />Non voglio più esser deulso.<br />Non voglio più subire.<br />Non voglio più stare male.<br />Che chi lo ha preso troppo in culo non lo vuol raccontare,gli basta di ridarlo per potersi vendicare.<br />QUESTA VOLTA VOGLIO ESSER IO A FAR SOFFRIRE GLI ALTRI<br />QUESTA VOLTA VOGLIO ESSER IO A PORTARE SCOMPIGLIO E CAOS NELLE VITE DELLA GENTE<br />CHIAMATEMI RE DELL'EGOISMO PERCHE' E' QUELLO CHE SARO'.<br /><br />ogni giorno vedere il treno che mi porterà a Torino per proseguire gli studi mi afforda prima lo stendermi sui binari.<br />il prendermi un treno in faccia.<br />il buttarmi di giù a capofitto.<br />prima di ferirlo sui fianchi ed entrare al suo interno come una zecca su un cane.<br />come se fosse un essere vivente reso mansueto.<br /><br />http://www.youtube.com/watch?v=5h5fSSFGPnwsfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-13983446099942056932010-12-04T09:27:00.000-08:002010-12-04T09:30:04.673-08:00Etadone (ma che cazzo,scrivi una canzone?)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzW9yTDWhTN7ygDnE2kSPkj8TrLiLreOPPcdR9B0VuqSV5EvZVDhPJ-r3ELfQLqQHr1-SkvpHy2Y_QAS617FPFLyrL3oGCyMEW73YaVmOj7iGaaOPuMcla48aOnMnLR1RQ65ufIbuBanI/s1600/tavola_periodica%255B1%255D.gif"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 231px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzW9yTDWhTN7ygDnE2kSPkj8TrLiLreOPPcdR9B0VuqSV5EvZVDhPJ-r3ELfQLqQHr1-SkvpHy2Y_QAS617FPFLyrL3oGCyMEW73YaVmOj7iGaaOPuMcla48aOnMnLR1RQ65ufIbuBanI/s400/tavola_periodica%255B1%255D.gif" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5546880542718446658" /></a><br />Che poi dovrei imparare a suonare una cazzo di chitarra<br />Prima di scrivere canzoni casuali.<br />Capodanno per persone tristi cade tra 27 giorni<br />Con un divano e il vino e il labbro inferiore dei pesci rossi<br />In gabbie di plastica<br />In prognosi riservata ma non è in fin di vita<br />E’ caduto poi solo dal secondo piano<br />Non penso volesse suicidarsi,in fondo è solo una festività depressa<br />Pagana come il tuo Dio inesistente<br />Come rubare portafogli e vagare con monete rosse<br />In un salvadanaio blu maiale di plastica<br />Vincere mille euro in gettoni d’oro con una cover classica<br />Pupazzi giganti e bambini incoronati vestiti da lupo<br />Un film sull’amicizia senza amici<br />Gli interni dell’Agila di plastica<br />I 70 orari in tangenziale <br />Aver orecchie solo per ascoltare il navigatore satellitare<br />Far orecchie da mercante di plastica<br />Ubriacarsi con birre in bottiglie di plastica<br />Scopare in cessi di plastica<br />Carbonio in polimeri di plastica<br />Seni che non subiscono chirurgia plastica<br />Bere vino in cartocci non di cartone<br />Che limono più con il mio cane che con la mia ex ragazza<br />Che nella tua macchia fa freddo ma ne sputtani di benzina.<br />Che il riscaldamento è troppo artificiale e non ti scalda come il sole.<br />Il cantautore dalle maglie scocciate di nero cancerogene.<br />Peggio dei vestiti cinesi che accusan di usare prodotti scadenti<br />La calvizia è ereditaria<br />Perdo troppi capelli<br />Perdo troppi capelli<br />Non mi crescono i baffi<br />Ho i baffi troppo biondi<br />Il sole ci acceca in macchina non ci scalda<br />Schiantarsi in tangenziale<br />Schiantarsi in tangenziale <br />Schiantarsi in tangenziale <br />Schiantarsi in tangenziale<br />La pioggia sul finestrino le pozzanghere sul finestrino sbandare<br />Finire fuori strada<br />Schiantarsi in tangenziale<br />Vendo sky vendo il cielo a 30 euro al mese<br />Pedaggi con uomini all’interno<br />Pedaggi d’autostrada<br />Labbro triste inferiore dei pesci rossi<br />Schiantarsi in tangenziale<br />(sono uno stronzo. siamo degli stronzi tutti)sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-58635108059278566242010-10-16T14:59:00.000-07:002010-10-16T16:03:09.225-07:00la mia anima strafogata di birra è più triste di tutti gli alberi di natale morti del mondo (cit. CB)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEOUnCQ1YBQRQgVSZxBiBh_Y00dP_0xNDX9iLyVQ3P5ERSkceWbl3DrG8QW_yXqA1YFPiVa9-gXfk2oo6w5OaaJ-KmCWZwe9PsFi9ZgDr8JqL6lOE2QREW37rWHUFs4zDD8WWDf4Wn3V4/s1600/Abc1417.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 283px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEOUnCQ1YBQRQgVSZxBiBh_Y00dP_0xNDX9iLyVQ3P5ERSkceWbl3DrG8QW_yXqA1YFPiVa9-gXfk2oo6w5OaaJ-KmCWZwe9PsFi9ZgDr8JqL6lOE2QREW37rWHUFs4zDD8WWDf4Wn3V4/s400/Abc1417.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5528783276282960546" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv30h9GXq3cCk5NUYDty-9W7xXgmze5TtUZbigUTt8uG_MNOhEFEnl2RAra-XlbWZQw-6jjksZhYHsbSwUmMgLuLeNNzqZG-BbRxH7tMOHkBRIPKxDIbgbUy8UKh6RGQBSdvMumQJGnyc/s1600/Immagine+051.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 291px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv30h9GXq3cCk5NUYDty-9W7xXgmze5TtUZbigUTt8uG_MNOhEFEnl2RAra-XlbWZQw-6jjksZhYHsbSwUmMgLuLeNNzqZG-BbRxH7tMOHkBRIPKxDIbgbUy8UKh6RGQBSdvMumQJGnyc/s400/Immagine+051.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5528782753851406002" /></a><br />Mi mancano i tempi in cui si potevano ascoltare il teatro degli orrori e fingersi ancora un pò innamorati. <br />Oggi mi sembra un natale deprimente,forse è per quello che indosso un maglione con le renne,l'abete ed i fiocchi di neve bianchi e blu.<br />Perché piove e la vita non è mai come nelle fiabe,e nonostante ormai sia grande e grosso questa cosa non mi va proprio giù.<br />Il problema è che a 19 anni non si può decidere di vivere in una favola e aspettare il cacciatore che faccia fuori quest'infinità di lupi cattivi.<br />Che poi il suo problema era che riusciva ad esser felice,solo che poi si rendeva conto che non potesse durare in eterno. Il che lo abbatteva sempre.<br />Che poi sapeva benissimo che con quel bacio avrebbe ricevuto in cambio un pò di morte da portarsi con sé.<br />Fuori ci sono solo 9 gradi,fa freddo,le mani congelano,il cuore congela,i polmoni congelano,io congelo,io muoio di freddo,io ho freddo,io sono freddo.<br />Se hai un problema la verità è che non ti piaci abbastanza,ma non riesci ad accettar questa situazione. (fai schifo sarebbe troppo forte)<br />Ormai voglio dissolvermi nel nulla da dei mesi.<br /><strong>Benvenuto in Vodafone! Le confermiamo che,come da sua richiesta,il suo numero di cellulare è ora attivo sulla sua Carta Sim Vodafone.</strong>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-81268783733988896392010-09-28T03:41:00.000-07:002010-09-28T04:06:37.216-07:00amami come si ama il mare.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2qBIz670FtPDbW0jgSfAaRZkIfYWAAkjNjppfGajSXhHvcvhBAGQX8vQEyic-tljhuQkmp3j2NdhbPLnYCjp0jxcu8Elg0RZ3CHrVHmVpjQH5P5pkTflLzdL3zYcWZn06nCr_Y7rHSd0/s1600/34392_164138416934446_100000148676453_621757_2160841_n%5B1%5D.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 267px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2qBIz670FtPDbW0jgSfAaRZkIfYWAAkjNjppfGajSXhHvcvhBAGQX8vQEyic-tljhuQkmp3j2NdhbPLnYCjp0jxcu8Elg0RZ3CHrVHmVpjQH5P5pkTflLzdL3zYcWZn06nCr_Y7rHSd0/s400/34392_164138416934446_100000148676453_621757_2160841_n%5B1%5D.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5521916979470086354" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyYv6EIinJqigm_WFAqmR0Qaj3-fkJGKcZucfCdl-Ja97OxoVd8QbjB8TJBHxzDfvbxpzaYnJYTgkzNhvtPdIb-qyGz4FrggHRW7gv2vX3hJ2Vqf7p7hGifnxt52zh-dRgDgdfhuv1DOs/s1600/60517_164134780268143_100000148676453_621739_5082391_n%5B1%5D.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyYv6EIinJqigm_WFAqmR0Qaj3-fkJGKcZucfCdl-Ja97OxoVd8QbjB8TJBHxzDfvbxpzaYnJYTgkzNhvtPdIb-qyGz4FrggHRW7gv2vX3hJ2Vqf7p7hGifnxt52zh-dRgDgdfhuv1DOs/s400/60517_164134780268143_100000148676453_621739_5082391_n%5B1%5D.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5521916862528614754" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo8h2l3x2bazM3OZ5ODLTZcQYRMbGoJFtCBQPi1vLWy0FlEiiTI-P77Tkj5zeokAWUI8eW-d9J649IMgfEVnRViToVQdzFLvOWuznFr2ZV7QCdZv3yEdcIh6CWbjKAGbr7WW3zyXKX_m0/s1600/DSC_0149.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 266px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo8h2l3x2bazM3OZ5ODLTZcQYRMbGoJFtCBQPi1vLWy0FlEiiTI-P77Tkj5zeokAWUI8eW-d9J649IMgfEVnRViToVQdzFLvOWuznFr2ZV7QCdZv3yEdcIh6CWbjKAGbr7WW3zyXKX_m0/s400/DSC_0149.JPG" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5521917210785764370" /></a><br />La triste verità è che Plasson non aveva cercato abbastanza il luogo adatto ai suoi quadri.<br />Perché solo a Venezia avrebbe trovato la fine del mare,nei canali e nei ponti,nelle infami barriere architettoniche e nei volti della gente,nell'aria salmastra e il mercato del pesce,nelle vie tutte uguali e gli spritz da 2 euro fatti dai cinesi,nonostante il gusto un pò da gingerino migliori di quelli dei veneti doc.<br />La fine del mare,lì,tra ricci e capelli alla frutta,mostre deludenti e 80 foto mancanti,sciarpe rosa,conigli bianchi,tour Eiffel e città invisibili.<br />Il mare,un bisogno finalmente conciliato al mio infinito desiderio.<br />Null'altro da aggiungere,questa volta voglio pensare di aver vissuto per me stesso,non per raccontare agli altri cose gratificanti.<br /><em>Che ho una fotocamera che funziona meglio della Petri,si chiama cuore secondo i sognatori,cervello per gli scenziati,ricordo per i malinconici.<br />E di foto ne ha scattate un infinità,senza che i più se ne rendessero conto,per immortalare bellissime persone.</em>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-45650685087574576722010-08-31T15:53:00.000-07:002010-08-31T16:34:10.587-07:00cale,non cicale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnktxXMztaqngqpuwUqOQuDdYex2h8NlvXn68IyCrz95M3HewA6zEzlqJt3Ba24feJBnR6fWHSiCccSajz1mfIfkOBCBdFMBO_WNls-N8xi5avsigfF5mVDoNg5kTfkLDiI9rYDVcqrLs/s1600/milano+era+cocaina.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 286px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnktxXMztaqngqpuwUqOQuDdYex2h8NlvXn68IyCrz95M3HewA6zEzlqJt3Ba24feJBnR6fWHSiCccSajz1mfIfkOBCBdFMBO_WNls-N8xi5avsigfF5mVDoNg5kTfkLDiI9rYDVcqrLs/s400/milano+era+cocaina.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511720088130618482" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdUzdsaLaRxO1ae-mRRz6QT9E5n-xs-8Gy_1YmtRdUbvYLrggQXxCsd3-czeXGfp5U9YWMDxC333BCZDcmrbcEyraFb6ndb4z9NB_syG2c78kdw-GQGImfhi5jHYgOc9m0BVqBoyW3AFw/s1600/Immagine+044.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 291px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdUzdsaLaRxO1ae-mRRz6QT9E5n-xs-8Gy_1YmtRdUbvYLrggQXxCsd3-czeXGfp5U9YWMDxC333BCZDcmrbcEyraFb6ndb4z9NB_syG2c78kdw-GQGImfhi5jHYgOc9m0BVqBoyW3AFw/s400/Immagine+044.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511720420018753314" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkA23x0z1_tMnMq2Y3FK0zYAlJzKf4ESzSSjDVoGLuCF2yr4uo81VjlyTNv1UcHv4rrD8WfvGJQjR9czMukJGhsBGqlnEt4Y6m9NafDgMA1Amxq-2BkS2nKRCCZZ_JZMHxlnvuO5Rd3E4/s1600/Immagine+045.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 291px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkA23x0z1_tMnMq2Y3FK0zYAlJzKf4ESzSSjDVoGLuCF2yr4uo81VjlyTNv1UcHv4rrD8WfvGJQjR9czMukJGhsBGqlnEt4Y6m9NafDgMA1Amxq-2BkS2nKRCCZZ_JZMHxlnvuO5Rd3E4/s400/Immagine+045.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511720891388034194" /></a><br />CALIAMOCI CALIAMOCI CALIAMOCI. (appunti)<br />Stasera torno a casa in fretta,corro in macchina per vedere SBIRRI.<br />E' già la seconda volta che dovrei esser grato a Berlusconi per i film sulla sua tv,la terza considerato che guardo il tutto su Canale 5+1 grazie al suo digitale terrestre,la cosa inizia seriamente a preoccuparmi. Scrivo in fretta con la paura di perdere le idee prima di averle messe su carta,prima che su un blog.<br />La stessa fretta che stava per farmi sbattere il muso dell'auto contro il portone del garage scattando improvvisamente dalla folle in prima. Solo che(cancellatura)se un film attira già solo dall'audio al bar,mentre non consumo nulla perché sei senza soldi deve esser proprio un signor film. Non me ne vogliano Ale e Dade,le signore senza luce da una settimana e i furti supposti in case vuote,le storie di lavoro e i miei che tornano domenica lasciandomi tutto il tempo per cazzeggiare. Non me ne voglia Somewhere che sarà di certo un bel film anche se nessuno lo ha visto,the Dreamers e Amami se hai il coraggio,le conversazioni su msn fino alle 6 di mattina e le banche che chiudono presto,i poliziotti con i mitra,i check in online e le e-mail che non arrivano,svegliarsi alle 15 e andare in posta,il mio cane che abbaia a tutti. Anche se poi recitano meglio a parole che ad immagini. E' MORTO TUO FIGLIO!<br />Guardate come corrono,forse la droga serve a questo,a dare questi ritmi.<br />LA BAMBA LA BAMBA LA BAMBA. Che bello eh! Che bello bALLA! BALLA CAZZO! BALLA CAZZO!Perché smetti di sballare cazzo! Guarda come sono bello mamma! Mamma mamma guardami. Ho le piume colotate per giustificare la mia natura. Non so dare un senso alla mia natura. CALIAMOCI. Voglio dare un senso alla mia esistenza. PIPPIAMO. Sei solo un coglione cazzo. Pensa a me cazzo. Che cazzo faccio io se tu ci rimani? EH! DIMMELO CAZZO!Sei bello ora? Hai amici ora o sei il solito asociale di merda? RISPONDI! Cosa cazzo ci vedi in questa fottuta Milano? La city della moda e della cocaina? Dimmelo cazzo. Non sei dipendente? Eh? Vuoi dirmi che riesci a seguire i ritmi di questa città senza la cocaina? EH? Non ti credo. Sarò un provinciale del cazzo,di quelli che vedono solo i venditori di fumo,non quello dell'arrosto,ma non ti credo CAZZO. Milano è veleno. Milano è cocaina. Milano la città dei miei incubi ricorrenti,milano da bere,milano da pere.<br />Milano facceseccate un cielo grigio piombo e pioggia giorno e notte. Milano da turbamento della gelosia,Milano è troppo rapida per amare e innamorarsi,per riuscire a vivere senza dover sballarsi. E se vuoi vieni pure a dirmi tu non hai mai provato,TU,TU non puoi capire,tu non puoi voler capire,GRIDAMELO IN FACCIA. (frase completamente cancellata) 20 anni andati a rovinare per ste minchiate qua? 20 ANNI.<br />Sei adulto cazzo.(frase cancellata riportata altrove) Non sei (scarabocchio circolare) un ragazzino,un adolescente del cazzo. Ma pensa se tu per (cancellatura) lavare i vestiti di tuo figlio ci trovi questa roba.<br />Una cazzo di volta (cancellatura) vorrei essere felice e piangere con me. Una cazzo di volta vorrei girarmi nel letto e vederti accanto. E non parlare da solo.<br />Io a volte li guardo e mi chiedo perché? Io la sera ci sto male. <br />Sembrano gli squali con la preda,però non riescono a divorare tutto.<br />Cazzo forse vorrei fare l'assistente sociale solo se avessi un pò più di palle,che mi mancano.<br />Mi manca tutto. La tua pelle,il tuo sorriso,il tuo farmi incazzare,il tuo incazzarti. Tutto. I movimenti maniacali nel letto ancora disfatto tra le lenzuola a puttane. Tutto Quando te ne vai e forse non torni più. TUTTO. <br />Ma come cazzo fai a fare il lavoro che fai tu? Sembrava una brava persona quella di stasera,solo che ha fatto una cazzata. La persona che abbiamo fermato era la solitudine fatta a persona.<br />-Se ti avessi (cancellatura) conosciuto prima forse avresti potuto salvare una persona.<br />-Una persona a cui vuoi bene tu?<br />Vorrei diventare superman cazzo. E salvarti pure io.<br />TUTTI I GENITORI PIANGONO ALLO STESSO MODO PER I PROPRI FIGLI.<br />BLA BLA BLA BLA BLA BLA <br />BLA BLA BLA BLA.<br />Questa vita voglio ricominciarla con te. <br /><br />In ordine alfabetico a tutte le persone a cui voglio bene di cui se scrivessi i nomi che senso ci sarebbe?sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-9232727862482081422010-08-30T15:43:00.001-07:002010-08-30T15:55:08.648-07:00tanto non c'è verso di batter la Lega Pokemon<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ZaSQ2HbsEBEufH0Rf2aOyAEF_oswXRwZHU5HmNP1Mo810KAoz3kNOMJVKRe9Hn9Jo6u53WrYaTUEKkgavKydVHQexNAz0McKVBwSnVDqKbmoR7Wfm79SG1TWrQLwgFz18oQKZbxbtw0/s1600/desktop+bianconi.bmp"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 129px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6ZaSQ2HbsEBEufH0Rf2aOyAEF_oswXRwZHU5HmNP1Mo810KAoz3kNOMJVKRe9Hn9Jo6u53WrYaTUEKkgavKydVHQexNAz0McKVBwSnVDqKbmoR7Wfm79SG1TWrQLwgFz18oQKZbxbtw0/s400/desktop+bianconi.bmp" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511337430883703826" /></a><br />E se non va medicina?<br />Bé,in verità io punto a psicologia,se non va nemmeno quella mi butto a capofitto su lettere.<br />Mi preparo con anni di anticipo alla disoccupazione.<br />Laureato come Dustin Hoffman anche se temo che sarà difficile trovare un duo come Simon e Garfunkel a farmi da colonna sonora.<br />Un matrimonio con lo pseudo amore della mia vita e sorridere per i primi 5 minuti ripresi dalle telecamere,abiti eleganti e lei vestita di bianco per far piacere ai parenti.<br />Magari un figlio,o una figlia,o entrambi,meglio non figli unici che potrei diventare iperprotettivo.<br />Raccimolare un bel gruzzoletto da spendere in televisori al plasma,anzi LCD,anzi al LED,magari in 3 o 4 dimensioni,i tempi corron veloci e non so come progredirà la tecnologia.<br />Una villa a schiera fuori città,ma nemmeno troppo lontani dalle comodità e un cane.<br />Da buon finto borghese,con l’erba cresciuta male nel giardino davvero meno verde di quella del vicino per il poco tempo per curarla.<br />O magari finisce il mondo nel 2012 e non ho nemmeno da pormi il problema.<br />O magari ancora aveva ragione l’uomo del futuro intervistato da Giacobbo e dopo la terza guerra mondiale si ritorna a una vita bucolica,seppur imposta da cause esterne ben lontane dall’accademia dell’Arcadia della fine del’600.<br />Oppure box doccia.<br />O l’Australia.<br />Un buon clima,buon mare,ottimi posti dove nascondersi.<br />Anche perché credo che la normalità non abbia mai fatto per me,seppur non abbia nulla a che vedere con storie di concepimenti prima ancora di innamorarmi,salotti in giardino e camicie enormi di flanella o pantaloncini fluorescenti da corsa.<br />Potrei al limite finire come la rockstar fallita di Juno,30 anni e un sogno irrealizzabile,nessuna capacità di disilludermi.<br />Però lui era uno stronzo,di quegli stronzi non buoni e simpatici,con un suo perché,ma di quelli egoisti e interessati solo a sé stessi.<br />Senza un telefono hamburger e un pancione troppo ingombrante non solo fisicamente.<br />Che poi stasera pensavo di non scrivere,se non due cazzate ad Adele che mi frullavano in testa,invece son qui che lascio un’altra traccia del mio passaggio.<br /><em>Magari finisce che entro a medicina e proseguo con psichiatria,così potevo evitarmi di scriver tutto questo.</em><br /><br />p.s. l'immagine stupenda,seppur abbia poco a che vedere con il resto del post,è di proprieta di Clara Elia che me l'ha lasciata in cessione per il desktop<br />Dato che l'input a scrivere questo pezzo è arrivato tramite lei sfrutto anche la sua immagine che volevo render nota al mondo intero per la sua bellezza,spero non me ne voglia male, e in caso di apprezzamento rivolgetevi a lei :)sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1993822670676634483.post-33116411742769222572010-08-29T19:24:00.001-07:002010-08-29T19:46:12.861-07:00Elisewin,io non sarò mai più salvo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR90Mj_WUWdqEYSROid9dZujlPk861fYEG7ar1tOFB2OoOenn5OoaszZCKXE7R0_pQqAZErDxu35-BIIHl9c_MV90AgqhK1R3F7EQN3d4OWmc9o-ksTCUlgubx7HKYbtchhqNEYxdq-_o/s1600/Immagine+039.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 291px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR90Mj_WUWdqEYSROid9dZujlPk861fYEG7ar1tOFB2OoOenn5OoaszZCKXE7R0_pQqAZErDxu35-BIIHl9c_MV90AgqhK1R3F7EQN3d4OWmc9o-ksTCUlgubx7HKYbtchhqNEYxdq-_o/s400/Immagine+039.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511027525396002498" /></a><br />Vestiti di me e poi amami ancora un pò.<br />Non lasciarmi qui solo a morire tra alcolici e mozziconi,non mi merito tutto questo,non ti meriti tutto questo,sono io che parlo a me stesso.<br />Le tue parole non avrei dovuto leggerle,come Zanna,tecnicamente non mi avresti mai lasciato.<br />Ho ancora degli amici o sto continuando a gettare inutilmente monete da un euro a baristi indigesti che non amano la mia compagnia?<br />Ho un look che fa schifo.<br />Non sembro una rockstar.<br />Ce lo caghi che sei un artista.<br />Dove cazzo sono i tuoi piercing?<br />Dove minchia nascondi i tatuaggi?<br />E tu saresti alternativo?<br />Non vedi che sei solo un coglione?<br />Mica ti assumono,a te,da FRAV,sei troppo sfigato.<br />Fatti un personaggio o vali meno di zero.<br /><br />A PIERPAOLO CAPOVILLA<br />Dicono che al giorno d'oggi i giovani pensano solo ai social network <br />e non siano in grado di aver opinioni personali e giudizi critici.<br />Io vorrei cercare di discostarmi da questo luogo comune,ahimé realistico,<br />per esprimere un'opinione personale di cui forse non sono il solo esponente,<br />secondo il concetto tanto amato del libero scambio di idee.<br />Vorrei allora dire grazie per ripetere le stesse frasi ad ogni concerto,<br />grazie di cuore.<br />Vorrei dire che non puoi immaginare come hai reso fantastico uno degli album più sentiti e importanti<br />per me con questo atteggiamento.<br />Grazie per rendere più emozionanti le risse di un fanatico che il concerto.<br />Con affetto,porgo i miei saluti antiredditizi.<br />Perché io dei tuoi testi mi sono innamorato e non riuscirò mai a smettere<br />di amarli,per questo ci sto doppiamente male.<br />Ma soffrirò in silenzio,anche questa volta.<br /><br />Oggi ho visto le stelle e pensato immediatamente a Kant,amo il cielo stellato e ho una forte legge morale dentro di me.<br />A volte temo sia persino eccessiva,non mi permette di lasciarmi andare,gettarmi in storie inutili e scopate gratuite.<br />Non ho abbastanza forza di volontà da dire addio ai miei vizi.<br />E se poi te ne penti di lasciare il tuo ragazzo?<br />Saremo felici saremo felici saremo felici saremo felici saremo felici saremo felici felici felici felici felici felici.<br />Dovremmo provare a vivere come Elisewin e Thomas,anche solo per una notte come loro.<br />Nessun filosofo sa spiegare il senso dell'amore discostato da eros,piacere sessuale atto a far avanzare la specie conducendola verso un'eterna infelicità (vedi Schopenhauer ndr) e agapé,amore caritatevole verso l'umanità.<br />Nessuno sa spiegare l'amore incondizionato svincolato da legami di interesse di tipo commerciale o affettivo,quell'amore che non risponde all'homo homini lupus,quell'amarsi non per abitudine o esser meno soli ma che viene da se.<br />In fondo lo dice anche Bianconi che "c'è un amore che non muore mai [...] a sapertelo spiegare che filosofo sarei?"<br />Dicono sia brutta la vita degli uccelli in gabbia.<br /><br /><em>C'è fannullone e fannullone. C'è chi è fannullone per prigrizia o per mollezza di carattere, per la bassezza della sua natura, e tu puoi prendermi per uno di quelli. Poi c'è l'altro tipo di fannullone, il fannullone per forza, che è roso intimamente da un grande desiderio di azione, che non fa nulla perché è nell'impossibilità di fare qualcosa, perché gli manca ciò che gli è necessario per produrre, perché è come in una prigione, chiuso in qualche cosa, perché la fatalità delle cirscostanze lo ha ridotto a tal punto; non sempre uno sa quello che potrebbe fare, ma lo sente d'istinto: eppure sono buono a qualcosa, sento in me una ragione d'essere! So che potrei essere un uomo completamente diverso! A cosa potrei essere utile, a cosa potrei servire? C'è qualcosa in me, che è dunque? Questo è un tipo tutto diverso di fannullone, se vuoi puoi considerarmi tale. Un uccello chiuso in gabbia in primavera sa perfettamente che c'è qualcosa per cui egli è adatto, sa benissimo che c'è qualcosa da fare, ma che non può fare: che cosa è? Non se lo ricorda bene, ha delle idee vaghe e dice a se stesso: "gli altri fanno il nido e i loro piccoli e allevano la covata", e batte la testa contro le sbarre della gabbia. E la gabbia rimane chiusa e lui è pazzo di dolore. "Ecco un fannullone" dice un altro uccello che passa di là, "quello è come uno che vive di rendita". Intanto il prigioniero continua a vivere e non muore, nulla traspare di quello che prova, sta bene e il raggio di sole riesce a rallegrarlo. Ma arriva il tempo della migrazione. Accessi di malinconia – ma i ragazzi che lo curano nella sua gabbia si dicono che ha tutto ciò che può desiderare – ma lui sta a guardare fuori il cielo turgido carico di tempesta, e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità. "Io sono in gabbia, sono in prigione, e non mi manca dunque niente imbecilli? Ho tutto ciò che mi serve! Ah, di grazia, la libertà, essere un uccello come tutti gli altri!". Quel tipo di fannullone è come quell'uccello fannullone. E gli uomini si trovano spesso nell'impossibilità di fare qualcosa, prigionieri di non so quale gabbia orribile, orribile, spaventosamente orribile... Non si sa sempre riconoscere che cosa è che ti rinchiude, che ti mura vivo, che sembra sotterrarti, eppure si sentono non so quali sbarre, quali muri. Tutto ciò è fantasia, immaginazione? Non credo, e poi uno si chiede "Mio Dio, durerà molto, durerà sempre, durerà per l'eternità?". Sai tu ciò che fa sparire questa prigione? È un affetto profondo, serio. Essere amici, essere fratelli, amare spalanca la prigione per potere sovrano, per grazia potente. Ma chi non riesce ad avere questo rimane chiuso nella morte. Ma dove rinasce la simpatia, lì rinasce anche la vita. </em><br />Vincent Van Gogh<br /><br />Ma io sono umano e forse anche un pò sbronzo e certe cose non posso capirle.<br />Meglio che finisca la mia birra e corra a letto.<br /><em>Che poi arriva l'extraterrestre e mi porta via.</em>sfumarel'orizzontehttp://www.blogger.com/profile/01666683464428707569noreply@blogger.com1