riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

sabato 19 dicembre 2009

sarei tornato,ricordi?

e poi c'era Luca. Luca...
beh...lui era speciale.
era diverso dagli altri,lui.
era una di quelle persone che vedevi una volta,e poi ti sconvolgevano tutto.
tanto che dopo non avevi più certezze,non sapevi più se facevi il giusto.
era una di quelle persone che probabilmente vedevi una volta in vita tua,ci uscivi insieme,ci parlavi.
ci stavi bene,pure.
solo che poi avevi paura a rivederlo.
perché non so come ti aveva stravolto,scioccato,perdevi ogni principio e ogni senso per ogni gesto che facevi.
semplicemente ti incasinava totalmente.
tanto da stimarlo,ma aver paura di rivederlo,già.
e forse per questo i più lo vedevano come un asociale,uno sfigato,un buono a nulla ecco.
strane amicizie,mai amori continui.
eppure era solo per questo che lui era così.
nessun altro motivo,solo la gente non riusciva a comprenderlo.
ma in fondo,io penso,sono tante le cose che la gente non riesce a comprendere.
basterebbe farci l'abitudine,seppur sia abbastanza difficile.

(e in quanto compositore,se così si può dire,mi piacerebbe proprio assomigliare un pò a questo Luca)

mercoledì 2 dicembre 2009

chi scava nei cuori,chi ha crisi interiori



Talvolta sarebbe bello far parlare le immagini e la libera interpretazione senza usare le parole.
Talvolta qualcuno penserà cose totalmente diverse da quelle che si pensano.
Talvolta chiederanno che le cose vengano loro spiegate.
Talvolta non si porranno alcun problema.
Talvolta ti capiranno,forse anche solo in parte,chi più,chi meno.
Talvolta l'ho ripetuto anche troppe volte.

fantasmi paranoici




Arrivò dicembre,faceva freddo.
Il clima non era tremendo,non si era ancora vista la neve qui da noi.
Faceva freddo dentro di me,principalmente.
Dormivo a metà le mie giornate,il che mi permetteva di non pensare troppo.
Il tempo passava tra un libro d'evasione (più che per la leggerezza per i temi affrontati e la gran voglia di fuggire che mi metteva in corpo) qualche parola in chat e programmi inutili in TV.
Ero ossessionato da Alexander Platz,l'unica cosa per cui sarei stato grato a X-Factor e le Yavanna.
Era anche uno degli unici motivi per cui sarei andato a Berlino,oltre ai graffiti di Keith Haring,il checkpoint Charlie (di cui amavo solo il nome Charlie) e forse i ragazzi dello zoo di Berlino.
Intanto al cinema davano un film sulla Ronconi,ed io mi ero innamorato di uno dei passi dei diari minimi,scritto nel carcere di massima sicurezza di Alessandria.
Ed eravamo bellissime. Che letto da Vasco Brondi aveva un effetto tutto suo.
Ogni giorno mi chiedevo perché mai alzarmi dal letto,finché non arrivavano i ricordi,allora correvo a fare colazione.
Ogni giorno era uno scampare qualche fantomatico esame del sangue proposto da mia madre,per via del mio esser sempre stanco,non voluto da me,per agofobia,semplice paura degli aghi.
Di certo non agorafobia.
Intanto il sangue scorreva via dalle gengive,ed ogni sera mi ritrovavo a recitare solo in camera Bukowski.
Lo invidiavo,era un poeta,un artista,un dongiovanni,un alcolizzato,un misantropo.
Chi non avrebbe amato una persona così?