riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

sabato 18 giugno 2011

boh

se scrivo questo post è perché persisto ad avere sogni vividi. se scrivo questo post è perché in sogno mi sono ripromesso che avrei scritto di questo. sarà ormai un mese che ogni notte persisto ad avere sogni vividi, tanto che negli ultimi giorni rinuncio ormai persino ad alzarmi dal letto. sogni che corrispondono ai miei istinti maniacali del giorno, ma non è di questo che voglio parlare. ancora una volta ho avuto incubi riguardo al mio andare in macchina, per me l'idea di guidare sin da bambino è stato uno choc, ancora ricordo quando salivo nel sedile dietro e non volevo mai stare dietro il guidatore perché mi spaventava la sola idea di dover un giorno prendere il posto di papà e mamma e mettermi io al volante. puro terrore, seppur non sapessi nemmeno l'esistenza di acceleratore, frizione e freno. per me guidare equivaleva a muovere il volante. la situazione penso sia peggiorata la prima volta che abbia provato a guidare, mia madre voleva che mettessi l'auto in garage, io ho messo il muso dell'auto contro la porta in ferro del garage, errai non tanto nel comprendere il comando quanto nel metterlo in pratica e scoppiai a piangere per il terrore. ma non di questo ora ho intenzione di parlare. i sogni legati al mio dover guidare senza esser capace, giù per discese in cui dovevo evitare di far danni e uccidere persone compreso me stesso, son durati a lungo. l'ultimo precisamente ieri sera. un sogno atroce, di quelli a cui non so dare un perché. continuo a dirmi che sia la sertralina eurogenerici 50 mg compresse rivestite con film, la solita scusante per non modificare le mie abitudini, per non fare colazione seppur dovrei, per non fare moto fisico seppur dovrei, per non andare a letto presto con un libro seppur dovrei. fatto sta che stanotte ho sognato di esser sulla mia agila gialla. proseguivo su una strada sinile alla statale che porta da Ca' del bosco verso Sommariva, dove c'è il passaggio a livello. lo ricordo perché l'ho percorsa l'altro giorno vagando per i campi in cerca di un posto dove fumare una sigaretta. non andavo particolarmente veloce, non così veloce da non potermi fermare. ricordo solo che c'era qualcosa che non andava, ricordo solo che si abbassava il passaggio a livello e delle persone a piedi appoggiavano sui solchi fatti dai binari delle sbarre a bande rosse e bianche per farmi fermare senza proseguire oltre e io avevo paura di investirli ma ero sicuro che sarei riuscito a fermarli in tempo. ricordo solo di non essermi fermato in tempo ed essermi ritrovato in mezzo ai binari. ricordo il volto pieno di disapprovazione di una persona che mi diceva di mettere la retro e uscire da quel punto finché ero in tempo. perché il treno non era ancora arrivato. perché ancora potevo evitare la catastrofe. solo che io non avevo più le gambe. solo che non sapevo più usare la frizione o l'acceleratore, non ricordo più. ricordo che però il treno si schiantava contro di me. forse morivo. poi mi svegliavo erano le 6:32 e tu non mi avevi cercato al cellulare. i miei si muovevano per casa per andare a Lignano sabbiadoro. io riaddormentandomi sognavo che facevamo la pace o forse che avrei scritto tutto questo. ho ricordi confusi.

martedì 14 giugno 2011

la presunta sanità di Luca

Ci sono cose di me che ho taciuto per sempre. Cose che mi imbarazzano, cose che mai avrei il coraggio di dire. ma anche cose idiote che non so bene spiegarmi e mi suscitano sempre quel facile appellativo che risolverebbe come un colpo di spugna tanti problemi, ovvero, MALATO DI MENTE. Rigirandomi ieri sera a letto mi son chiesto perché ormai non scrivessi da così tanto tempo. Forse perché stavo troppo bene per scrivere qualcosa di fondamentalmente psicoanalitico che scaccia almeno per un pò le mie paure. Forse per semplice pigrizia. Forse perché quando sono felice non ho mai niente da dire. Così mi tengo tutto dentro per me. Fatto sta che ho iniziato a pensare ai miei comportamenti più anormali e ne ho ricordati di assurdi. Come piangere guardando il telegiornale per notizie anche da nulla, fare davvero fatica a trattenere le lacrime. Oppure commuovermi molto facilmente. I video del funerale di Berlinguer mi fanno piangere. ma non solo. I film mi fanno piangere. La televisione mi fa ridere senza motivo e poi spesso dopo divento triste. Le puntate di How I met your mother mi danno euforia sul finale. Apparecchiare può quasi arrecarmi dei problemi. Non sopporto i piatti con i fiori stampati all'interno. Li preferisco bianchi e lisci. Devo avere le forchette più pesanti e il coltello dal manico più spesso, non reggerei all'idea di vederlo in mano a un altro dei miei famigliari. I bicchieri disegnati della nutella vanno usati con precauzione, vedere i disegni staccarsi e rovinarsi è doloroso. Il volume della televisione va alzato di 5 in 5, tutti multipli di 5 o ne risentirei. Il volume a 47 per dire...è atroce. Il cibo scaduto mi spaventa, il cibo ammuffito mi fa paura. Quella peluria bianca sul cibo è spaventosa, peggio di un mostro. Poi c'è quel gioco che faccio con le parole, le ore del giorno, le targhe delle macchine, i numeri di telefono. Se vedo scritte per strada mi metto a contare tutte le lettere che la compongono. Per dirne una RISTORANTE PIZZERIA sono 18 lettere, 18 fottutissime lettere imperfette, con tanto di 1+8 che da 9 e non un multiplo di 5. Solo i multipli di 5 sono perfetti, il mondo dovrebbe funzionare a multipli di 5. Lo stesso vale per i numeri delle targhe o i numeri di telefono. Sommo tutte le cifre all'interno delle targhe e del telefono sperando che diano un multiplo di 5. Se no resta dell'imperfezione che danneggia il mondo. Per le lettere delle targhe vige invece la regola della simmetria. La perfezione la ritrovo negli abbinamenti di lettere AZ, BY, CX, DW anche se apprezzo a volte quelle a multipli di due o di 3 come BD, CF, DH oppure posso accettare targhe che mi rievocano qualcosa, come CD, XD, LP e ultimamente anche DE perché mi ricordano il nome Delia. Mi chiedo poi come le persone possano mettere abiti strappati o macchiati, sono cose che non reggo, se non ho altro a cui pensare gli abiti rovinati possono tormentarmi, come le ammaccature del cellulare o le righe sullo schermo dell'mp3 o le pagine strappate dei libri o lo scotch che cede dei poster o il disordine della mia scrivania a tal punto da poter interrompere ogni altra attività per cercare di sistemare le cose o soffrire nel vederle danneggiate. Ogni volta che leggo un libro poi devo interrompermi possibilmente al punto, come penso un pò tutti, o meglio ancora a distanze significative dall'inizio o dalla fine, per dire 30 pagine dall'inizio o 50 pagine dalla fine, seguendo la regola dei multipli di 5 o di 10. Non so perché scrivo tutto questo, non so perché dovrebbe interessare ai 4 che forse leggeranno tutto ciò. Non lo so proprio.