riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

mercoledì 31 marzo 2010

dure professioni quelle dei teen-ager.

e se le poste italiane dovessero perdere le mie parole sarà davvero un peccato.
eran le prime parole belle che mi uscivano dalla penna da ormai un'eternità.
spero ne farai buon uso,visto che le conoscerai solo tu.
se le dovessero perdere mi sentirei davvero vuoto.

venerdì 19 marzo 2010

Torino piange (lacrime di coccodrillo)


Non credo sarei riuscito ancora a confessare tutti i miei peccati a un prete.
Quando lei disse che non era felice mi sentii rasserenato.
Quando mi resi conto che lei non mi avrebbe più considerato ci restai male ma non troppo a lungo.
Finiva sempre così,da quando la conosceva era un ripetersi di situazioni.
Forse per quello mi affascinava tanto.
Ero del tutto convinto che il Papa fosse più ateo di me.
Terrorista è una delle parole più vaghe della lingua italiana.
Tutti sono terroristi nella condizione in cui attaccano gli interessi di una minoranza più ricca e bugiarda.
Boicotteranno la Shell e l'Eni per far calare i prezzi della benzina fregandosene altamente di Ken Saro Wiwa.
Le ragazze del 21esimo secolo hanno le cosce più aperte che in carne.
Il mondo cambia modo di pensare rapidamente.
La mia situazione attuale sembra un film patetico,nel senso moderno del termine.
Nulla a che vedere con il pathos greco.
Attorniato dai personaggi di questo teatro dell'assurdo,si prosegue privi di ideali.
L'altro teatro,quello degli orrori,è ormai deludente.
Tutto fa brodo per far incassi.
A cosa serve una rivoltella se non ad avere fiducia negli uomini?
Forse a sparare al cadavere di Dio.

giovedì 11 marzo 2010

E si deve stare calmi,quando si prende aria.


A VASKA.
Nel ricordo dei tempi d'oro in cui eravamo liberi di fare ciò che più volevamo.
Nella speranza che ritorni in me un giorno la capacità di scrivere.


Mi faceva impazzire quell'esser pressoché un Dio e non dover tenere conto di nulla e di nessuno.
La possibilità di fare ciò che più preferivo e non dover mai prendere una vera scelta.
Mi piaceva quell'illudermi che sarebbe potuto durar per sempre.
Perché alla fine lo sapevamo benissimo,eravamo i più fighi.
Eravamo i più maledetti,i più incasinati.
Eravamo i più disadattati e facevamo perder la testa a tutti.
Potevano andarcene storte mille,ma di sicuro non avremmo mai perso.
Eravamo semplicemente bellissimi prima che tutto andasse a puttane.




Ogni filosofo non è prefetto perché ha in sé un problema che non riesce a risolvere.
E proprio il tentativo di potercela fare annienta tutti i suoi buoni propositi dando quell'impressione di arrampicarsi sugli specchi.