riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

venerdì 20 agosto 2010

confessioni di un poco adolescente sbronzo

Dice che non si dovrebbe piangere il giorno del proprio compleanno per la commozione.
Dice che i tempi passati son passati e mai più ritorneranno seppur la speranza è sempre viva.
Dice che scriversi è il miglior modo per amarsi senza farsi del male.
E quante volte abbiamo fatto l'amore senza farci del male in modo un pò stucchevole e molto romantico.
Che poi stucchevole e romantico son di quelle parole che oggi ripeto all'infinito.
Dice che non si deve aver paura dei diciannove anni e che basta non cadere nella pateticità.
Dice che smetterà di bere e di fumare,seppur la seconda in partenza sa che non riuscirà.
E forse qualcuno ci rimarrà un poco male per la durezza delle mie parole ma lo faccio a fin di bene.
E' che io voglio bene già a solo poche persone e il pensiero di perderle per cazzate mi turba assai.
E per cazzate intendo cose che rovinano la vita.
Che detto da una persona con mezza vetrinetta degli alcolici sulla scrivania può far un pò (troppo) ridere.
Passerò per il solito salutista bigotto che fa discorsi omologati già sentiti più e più volte,ma certe storie fan paura più che i racconti di terrore.
Storie di persone reali con vite distrutte inutilmente,gente che sicuramente non sarebbe diventata omologata ad un sistema,ma che con un desiderio di folle e insana evasione ha finito per rovinarsi la vita con le proprie mani.
Il mondo fa schifo,le paranoie son perenni,le certezze impossibili per esser veritiere e non semplici illusioni.
Basta farsene una ragione e cercare di sopravvivere.
Il mio è un appello disperato alle poche persone a cui voglio bene.
Prima che arrivino i lupi che con i fuochi spenti fan carneficine.

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