riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

giovedì 5 maggio 2011

gratte-papier

sei maggio 2011. uno di quei giorni che se devi descrivere a parole non puoi riuscirci. nemmeno chiedendo ausilio a Manzoni che giusto un giorno prima decantava Napoleone penso troverei il giusto approccio. sarà forse Bianconi. causa necessaria ma non sufficiente. sì è vero lui è mio padre, quello ucciso in un sogno precedente, ma temo non basti. sarà l'aria di primavera e le viole che rischiano di sfiorire. i bouquet di plastica dei cinesi e i giocattoli dell'infanzia. forse anche quello. il voler portarti un mazzo di viole come bouquet di quelle viole che appassiscono nelle canzoni di fabrizio. sarà che sulle note di Arrivederci ho trovato la modella perfetta per un video bellissimo, manca solo una casa inglese perché la bicicletta la si rimedia facilmente. saranno gli intermezzi di preghiera come dei rituali nelle nostre vite troppo laiche. dì soltanto una parola e io sarò salvato. spine tra le mani piangerà ma un mondo nuovo nascerà. oh signore non son degno di partecipare alla tua mensa. saranno le frasi da sottolineare con il dito per parlare in un modo del tutto silenzioso in estasi per la voce di francesco. le sue parole. parole parole parole. non semplici parole a caso. video di alberi degni dei radiohead e treni che vanno e vengono in continuazione. un pò come vivere in un cortometraggio francese. con vestiti meno casual. con magliette dei joy division. per fortuna non di unknown pleasures, sarebbe troppo poser. sarà l'infamia nell'ottenere uno sconto di 2 euro su un libro che mi farà piangere da inizio a fine. saranno le frecciatine sottili e le grandi verità gettate come macigni dette con la naturalezza delle chiacchiere al bar. sarà la metro che si apre nel momento più inatteso. saranno le scalinate piene di alpini in festa. sarà il comprendere cosa c'è di sbagliato in me e per questo dannarmi. sarà l'istinto a voler cambiare che mi rende gentile e invogliato a parlare anche con commesse e body-guard. saranno le lettere scritte fortunatamente non a computer, che seppur più difficili da leggere sono tremendamente più sentite e toccanti. saranno le lacrime trattenute a stento a metà tra commozione e rimpianto e paura. sarà che bisogna ancora attendere per la nuova vita agra di questo secolo. e che non sempre si è parenti di chi si vorrebbe. sarà che pure il brutto anatroccolo diventa un cigno bellissimo. così il peggiore dei mostri cerca di smettere di essere bestia se la bella gli concede un ballo nel palazzo reale.

2 commenti:

  1. gratte-papier il corto, spero. cazzo è bello da morire mi sa. ti giuro che i corti francesi sono tutti belli da morire.

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  2. Bellissimo, mi mette molta malinconia.

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