riesco meglio ad affogare

E se staccano la mano che mi regge dalla pancia la paura è tanta,non mi sento ancora pronto.

venerdì 30 luglio 2010

a volte è incomprensibile la solitudine di una stanza




C'era qualcosa di famigliare in quei viaggi per Matilda.
A stento tratteneva le lacrime,era stata felice,di quelle felicità da volerci morire.
Poiché di amore come di gioia si muore ma non si vive mai.
Scappiamo su a Berlino Joey.
Scappiamo da questa carenza d'affetto e ricerche d'alcol disperate,come Cristo in croce,come tossici a rota,come cani abbandonati sulla via del mare.
Amelie è una persona splendida e va in giro con le parole che non le sono mai state dette nel portafoglio.
(Certe cose son più facili da scrivere che dirsi a voce)
Matilda comprendeva di non esser abbandonata.
Vederla ridere di gusto era una di quelle cose senza prezzo come la pubblicità della Mastercard.
E tornino a scoppiare a ridere le nostre Madonne anoressiche su letti improvvisati schiantandosi contro gli armadi.
E tornino le risate che sembrano un pianto,le borse che cadon di mano tanta è l'emozione,i non ci credo e i "minchia Joey che sorprese mi fai",le gravidanze nascoste nel tempo in cui non ci siam più visti.
E tornino quegli abbracci immensi un pò da telefilm.
Mentre parecchi facevano l'università e alcuni si impiccavano in garage i restanti eran disperati e senza futuro,senza capacità di scegliere e ancora una volta temevano il peggio.
Matilda era riuscita a ricavare il suo angolo di paradiso in un mondo che faceva davvero troppo schifo.
Frase fatta da poeti in erba come la rima sole cuore amore,degna di canzonette estive e tormentoni pubblicitari.
Che poi per il ritorno si finiva a casa di una splendida carota e si tornava per un pò bambini tra amici immaginari e amici in carne ed ossa.
Matilda e la carota erano due modelle pessime,quasi vergognose,ma avevano un mondo tutto loro per quel pomeriggio.
Uno splendido limbo prima di tornare alla crudezza della provincia dalle braccia rubate all'agricoltura.
Incapace anche di ricordarsi di farsi scrivere qualcosa sul Moleskine,scambiando frasi patetiche per polaroid stupende.
Solo che alle volte le parole non bastano e per Matilda era uno di quei casi oggi.
Nessuno ancora aveva inventato simboli adatti da scriver su carta per descrivere cosa provasse in quel momento.
Nessuno,almeno per ora.

8 commenti:

  1. c'è tanta bellezza dietro la tristezza,troppa a volte.

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  2. oh, è tornata Matilda.
    la amo troppo.

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  3. Matilda è tornata perché era una di quelle cose dovute.
    I viaggi Montebelluna-Bandito la fanno risorgere continuamente.
    Amare Eph sarà dura,l'innamoramento umano fa poco per me ora...

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  4. Certo hai il talento di afferrare un passante distratto. Come un tram in corsa, suppergiù. Ma non così netto; un po' più problematico.

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  5. ho ancora tutto da imparare,sono solo impressioni scritte su carta o bozze del cellulare e poi trasportate su pc.
    una specie di via di liberazione da molti pesi interiori

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